di Marianna Colasanto

Veloce come il vento: un Accorsi
VELOCE COME IL VENTO – Genere: Drammatico. Regia: Matteo Rovere. Attori: Stefano Accorsi, Matilda De Angelis, Roberta Mattei, Paolo Graziosi, Lorenzo Gioielli, Giulio Pugnaghi. Durata 119 minuti
 
“Prendo una curva a duecento e ti preoccupi se faccio una scopata?”. È una battuta del film “Veloce come il vento”, presentato in anteprima nazionale il 4 aprile al BiFest di Bari. A recitarla è la protagonista femminile Giulia (Matilda De Angelis) la promettente 17enne che gareggia nel campionato automobilistico Gran Turismo.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Il film all’inizio parla di lei, che dopo la prematura morte del padre (e allenatore), rimane sola (la mamma non c’è mai stata) a prendersi cura di Nico (Giulio Pugnaghi), il fratello più piccolo e senza un coach che la segua.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Ma ecco che compare nella sua vita Loris (Stefano Accorsi), il fratello ex campione di corse automobilistiche che nel frattempo è diventato tossicodipendente. Loris è il più grande in famiglia e per le assistenti sociali deve essere lui a prendersi cura dei suoi fratelli, anche se fino a poco tempo prima abitava in una roulotte con la sua fidanzata anch’essa drogata vivendo di espedienti. Ma d’altronde essendo minorenne Giulia non può far altro che accettare la presenza del fratello (con cui non ha un buon rapporto), altrimenti Nico andrebbe in affidamento e lei in istituto.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Intanto senza un allenatore Giulia continua comunque a gareggiare, ma con difficoltà. D’altronde la ragazza ha necessità di vincere tutte le gare perché in ballo non c’è solo il titolo ma anche un debito che deve ripagare dopo la morte del padre e di cui non era al corrente. Sarà però proprio Loris a venire  in suo aiuto, a preparla, spronandola a rischiare, a “tagliare le curve”, lei che è così legata al senso del dovere. E per i due fratelli così diversi, le corse saranno un modo per riconciliarsi.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

 
Liberamente ispirato alla vita di Carlo Capone ex pilota di rally, il film intreccia azione, dramma e a tratti anche commedia. Girato nei circuiti automobilistici più famosi d’Italia, mette in scena riprese ad alto tasso adrenalinico, con la telecamera che segue Giulia e la sua auto: le ruote che sfrecciano sull’asfalto,  il motore che gira, le sue mani sul volante, i sorpassi azzardati.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Buona la prova degli attori, con uno Stefano Accorsi di solito “molto pulito” che qui si trasforma in un individuo repellente, con capelli lunghi e sporchi,  viso smunto e denti marci. Mentre Matilda De Angelis interpreta una ragazza fuori dagli schemi, costretta a trattenere le sue fragilità e le sue debolezze, per portare avanti famiglia e carriera.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Un film godibile, anche se dalla sceneggiatura e dalla morale di fondo abbastanza prevedibile: tutti quanti, nonostante ciò che può capitare nella vita, possono raggiungere i loro “traguardi”.


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