di Marianna Colasanto

Bari, «Aldo Moro non visse lì»: la targa in onore del politico messa nel posto sbagliato
BARI – «Aldo Moro? Non ha mai vissuto lì». Ne sono convinti i residenti dell’Incis, lo storico complesso di abitazioni presente dagli anni 30 nel quartiere Libertà di Bari.

Sì perché nel giugno del 2018, nel quarantennale della morte di Moro, è stata apposta una targa in marmo all’Incis, il luogo in cui il grande statista ha dimorato dal 1934 al 1939 assieme alla famiglia. Tutto bene, se non fosse che l’ex presidente del Consiglio non ha mai alloggiato in via Murat 51/F così come recita la lapide, ma nell’adiacente condominio di corso Vittorio Veneto 6.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Per comprendere meglio la questione è necessario sapere che l’Incis è strutturato in due blocchi a sé stanti, separati da via Pantaleoni ed entrambi dotati di due ingressi. Al primo blocco si accede dal portone posto in corso Vittorio Veneto e dal cancello situato in via Murat 51/A. Nel secondo invece si entra da corso Vittorio Veneto 8 e da via Murat 51/F. (Vedi foto galleria)

Quindi il Comune nel momento in cui ha apposto la targa avrebbe sbagliato sia il complesso che la via. E questo particolare è importante, perché negli anni 30, quando Moro ha abitato in questa zona, gli ingressi di via Murat nemmeno esistevano: sono stati infatti aperti solo negli anni 50, quando si decise di ampliare i condomìni costruendo nuove palazzine.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Sull’errore quindi non ci sarebbero dubbi: ce lo confermano tutti i residenti da noi ascoltati.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Ero appena nato nel periodo in cui Moro visse qui – afferma l’81enne Giuseppe Dalfino -, ma mio fratello più grande mi ha sempre parlato di lui: lo vedeva uscire di casa per andare all’Università. La sua famiglia abitava al primo piano della scala A, la stessa dove vivo io dal 1937: in corso Vittorio Veneto numero 6».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Io lavoro qui da 21 anni – incalza il 58enne Domenico, portiere di via Murat 51/F  – e ho sempre saputo che Moro ha vissuto nel palazzo a fianco». «E’ una svista enorme – rincara il 79enne Alessandro -: come può il politico aver alloggiato in un palazzo che all’epoca non era ancora stato edificato?».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Eppure sembra che le autorità cittadine siano state avvisate dello sbaglio. «In occasione della cerimonia per la collocazione della targa  - ci racconta sempre Giuseppe – mi sono recato assieme a mia moglie e a un’altra coppia anziana all’ingresso di via Murat 51/F, nel punto in cui la stavano apponendo. Ci siamo subito accorti dell’errore e lo abbiamo riferito ai vigili urbani presenti quel giorno, ma loro non ci hanno voluto ascoltare, rispondendoci che se proprio lo desideravamo avremmo potuto presentare un esposto all’ufficio che si occupa della toponomastica. Ma sinceramente avviare questa pratica sarebbe stato troppo complicato per noi e così abbiamo lasciato perdere».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Per la cronaca, Moro, originario di Maglie, si trasferì a Bari assieme alla famiglia nel 1934, quando aveva 18 anni, andando come detto ad abitare nel complesso Incis (Istituto nazionale per le case degli impiegati statali), essendo il padre un ispettore scolastico. Nel capoluogo pugliese si laureò in Giurisprudenza (nel 1938), avviò la professione legale (in uno studio di via Crisanzio 119) e divenne sostituto procuratore (esercitando nell’ex Tribunale militare). Insegnò anche in numerose facoltà, tra cui quella di Economia e Commercio, ubicata un tempo nell’edificio che oggi ospita l’Anagrafe comunale.

Visse qui fino al 1963, legando per sempre il suo nome a quello del capoluogo pugliese. Nel trentennale della morte Bari gli ha dedicato l’Università cittadina e nel quarantennale lo ha omaggiato con cinque targhe apposte nei luoghi simbolo della sua storia barese. Peccato che una di queste, forse proprio la più importante, sia stata messa nel posto sbagliato.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

(Vedi galleria fotografica) 


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  • Gianfranco - Errore su errore! All'epoca, io c'ero, via Vittorio Veneto Non era ancora il lungomare, era il limite della città e non era asfaltata e non circolava nessuno, gli abitanti di quelle palazzine utilizzavano via Gioacchino Murat come ingresso e agli stessi risultava il domicilio alla via Murat. L'ingresso di via Veneto era chiuso. Dopo alcuni anni la strada venne asfaltata nominata 'il lungomare' Non si parlava ancora di Vittorio Veneto, furono costruite le altre palazzine popolari con accesso da via Murat con cancello che escludeva l'ingresso degli abitanti del lungomare alias via Vittorio Veneto. Col tempo furono definìti i confini, al civico 51A addirittura fu costruita la cancellata di divisione e finalmente il lungomare comincio a definire il giusto domicilio in via Vittorio Veneto, .quindi è anche giusto che Aldo Moro abitasse in via Murat, ma al civico 51A Spero di essere stato chiaro, e rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento. Ciao da Gianfranco Catacchio
  • Vittorio - Buongiorno magari qualcuno mi può aiutare: mia mamma mi ha sempre detto che Aldo Moro ai tempi dell'università avesse vissuto in via San Francesco d'Assisi 15. Magari qualcuno ha qualche informazione in merito


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