di Mina Barcone

Muore Giacinto: serrande abbassate per il pioniere di viale Orazio Flacco
BARI –Sono le 10.52 di venerdì, quando tutti i commercianti di Viale Orazio Flacco decidono di abbassare le saracinesche dei propri negozi per 10 minuti. Il motivo? Raccoglimento e commiato per la morte di Giacinto, il negoziante che «ha fatto la storia del quartiere Picone».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Giacinto aveva 82 anni ed era in quella via da quasi sessant’anni. Aveva aperto il suo piccolo esercizio di ortofrutta nel 1958, al civico 18, nei pressi del Policlinico (vedi foto). Era stato il primo ad inaugurare un negozio in quella zona, dove allora c’erano pochissime costruzioni e dominava la campagna. 

«Lui ci raccontava sempre di come aveva iniziato la sua attività – racconta il figlio 54enne, Vito -. Con fatica si era fatto largo tra gli arbusti, arando il terreno, per poter aprire nel 1955 una bottega di frutta. Dopo tre anni, nel 1958, decise di ingrandirsi e inaugurò di fronte il negozio che si trova ancora oggi qui e dove lui ha lavorato fino a qualche giorno fa».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

E’ comprensibile quindi il dolore dei negozianti vicini, che piano piano nel corso degli anni hanno aperto degli esercizi commerciali in questa zona di Bari, che oggi è una delle più trafficate della città. «Chiudere le serrande è stata una forma di rispetto nei confronti di un uomo che ha dato il via allo sviluppo di questo rione», spiega Ada, proprietaria di un’agenzia immobiliare in via Orazio Flacco.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


I commercianti non si erano organizzati: hanno semplicemente visto la salma del fruttivendolo uscire dalla sua casa, che si trova sempre in quella via, e a uno ad uno hanno deciso di salutare Giacinto per l'ultima volta, in questo modo particolare. «Siamo rimasti molto colpiti dalla morte di Giacinto, era un caro signore - racconta Manuela, che gestisce un bar -. Lui è stato sempre gentile con noi ed era apprezzato da tutti, non fosse altro per il fatto di essere il “pionere” di questo quartiere».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Non ci aspettavamo questo gesto - conclude Vito -. Sono piccole cose che ti fanno capire quanto viale Orazio Flacco rispettasse il lavoro instancabile di mio padre».


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