di Nicola De Mola

Piste ciclabili, Decaro: «Pedalata a Natale. Mostreremo ciò che si è fatto»
BARI - Una pedalata il giorno di Natale per vedere cosa si è fatto, cosa si farà e cosa c’è ancora da fare a Bari in materia di piste ciclabili. L’idea è nata su Twitter nei giorni scorsi grazie a uno scambio di messaggi sullo stato di salute delle ciclovie del capoluogo pugliese. Protagonisti Beniamino Nannavecchia, neurochirurgo che ad agosto ha percorso in solitudine quasi metà della ciclovia adriatica e alcuni esponenti dell’amministrazione comunale, tra i quali il consigliere incaricato alla Mobilità sostenibile Antonio Decaro, l’assessore allo Sviluppo economico Rocco De Franchi e il vicesindaco Alfonso Pisicchio.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 
«Va dato atto all’attuale amministrazione di aver avuto il coraggio di scommettere sulla mobilità sostenibile - afferma Nannavecchia - ma forse si è badato più alla forma che alla sostanza: non riesco a capire come mai tutte le piste ciclabili siano concentrate in centro e non siano state costruite partendo dalle zone periferiche. Nella zona sud del Lungomare ad esempio, la presenza di una pista sarebbe fondamentale per la riqualificazione dell’intera area».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 
Le osservazioni del medico sono maturate durante il suo passaggio nel capoluogo pugliese della scorsa estate e hanno ad oggetto anche lo stato di dissesto di alcune piste (come quella di Viale Unità d’Italia, nella foto) e la mancanza di sicurezza per chi le percorre (sebbene il Comune abbia messo qualche “pezza” qua e là nelle scorse settimane), oltre alla carenza di collegamenti tra ciclovie cittadine.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 
«Anche se queste sono problematiche già note sia al Comune che ai ciclisti baresi - puntualizza Milena Ianigro, rappresentante dell’associazione culturale CicloSpazio -. Sarebbe più utile fare una passeggiata proprio sul Lungomare sud per vedere i pericoli a cui vanno incontro i ciclisti, percorrendolo». Secondo la Ianigro, non sarebbe solo la costruzione di nuove ciclovie a garantire la sicurezza di chi va in bici, ma anche l’istituzione di un maggior numero di strade a velocità limitata: le “zone 20” e le “zone 30”, dove il numero sta per il limite massimo di km/h. E proprio la  via che congiunge Bari a San Giorgio a suo dire dovrebbe essere tra quelle interessate da un provvedimento di questo tipo.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 
Aspettando l’eventuale pedalata natalizia, nel frattempo abbiamo fatto il punto sulle piste ciclabili con Antonio Decaro.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

 
A che punto siamo con la realizzazione del “Biciplan”?

Il progetto, che attraverso una rete complessiva di 190 km di piste ciclabili dovrebbe mettere in connessione tutti i quartieri di Bari, va avanti, ma siamo in attesa dei finanziamenti utili a sbloccare e far partire i vari lavori, come quelli per le pista che collegherà il Castello Svevo alla Fiera del Levante o quella che porterà dal Politecnico a Parco 2 giugno. Poi abbiamo la pista di corso Mazzini, che è quasi ultimata e che verrà ulteriormente allungata.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 
Anche se quel cantiere è attualmente fermo…

Purtroppo il tetto di spesa per gli investimenti imposto agli enti locali dal patto di stabilità ha fermato praticamente tutti i cantieri in città, non solo quelli per la realizzazione di piste ciclabili. I lavori in corso Mazzini, però, riprenderanno sicuramente con l’anno nuovo, già a gennaio.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 
Ma si può definire un errore aver concentrato la costruzione di piste in centro, “dimenticando” la periferia?

La carenza di finanziamenti utilizzabili è alla base di questa scelta. Credo che sia normale, con i fondi avuti a disposizione nel tempo, aver dato la priorità alle piste che collegano le zone semiperiferiche a quelle centrali. Poi c’è un cronoprogramma nel “Biciplan” e noi lo stiamo rispettando. È chiaro che, una volta costruite e raccordate le varie direttrici presenti nel nuovo piano della mobilità ciclistica, si passerà a costruire anche nelle zone periferiche.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 
In attesa che si possa costruire una pista ciclabile anche nella zona sud del Lungomare, è ipotizzabile l’istituzione in quel tratto di una “zona 30”?

No. Quella strada, come tutte le assi di scorrimento, non potrà mai essere una “zona 30”. Un domani però è destinata a diventare interamente un’area ciclopedonale, con il trasferimento del traffico automobilistico nell’area dove oggi passano i binari della ferrovia. Va detto, comunque, che questo progetto non si realizzerà in un futuro vicinissimo, ma neanche troppo lontano. Siamo ancora giovani: sicuramente potremo vederlo concretizzarsi.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 
Ma questa ciclopasseggiata di Natale quindi si farà?

Ho dato la mia disponibilità, così come hanno fatto l’assessore De Franchi e il vicesindaco Pisicchio. Si tratta di un’idea nata a seguito di uno scambio di battute tra noi e il dottor Nannavecchia: l’abbiamo invitato a vedere di persona  quanto abbiamo fatto e quanto faremo in città a livello di mobilità sostenibile. Sarà l’occasione per mostrargli che la situazione a Bari non è così negativa, anzi.


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  • PASQUALE - Spero che De Caro percorrerà Corso Mazzini così ci facciamo quattro risate
  • C - Se volete rispettare quanto promesso, iniziate venendo al parco 2 Giugno(ingresso principale) muniti di bici alle 10.00 del 22/12/2013. Qui l'evento su FB: https://www.facebook.com/events/548988625191290/


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