Ranil, il maestro di pilates che opera le ''preghiere di guarigione''
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giovedì 10 ottobre 2013
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di Salvatore Schirone
Ranil, quindi tu sei prima di tutto un maestro di pilates.
Sì. Oggi ci sono molti maestri di pilates, ma io ho avuto la fortuna di riuscire ad aprire a Bari, a Japigia, il primo centro specializzato in questa disciplina. Pur non avendo alcuna capacità imprenditoriale, oggi ho 250 iscritti, del personale stabile e un'assistente. Da subito ho attribuito questo straordinario successo ad una grazia particolare di Dio.
Ma cosa c'entra il pilates con Dio?
In realtà nulla. Joseph Pilates quando creò questa disciplina agli inizi del '900 attinse allo Yoga e alle arti marziali, ma rigettò tutti i principi religiosi. Per lui era solo una tecnica per ottenere benefici fisici. Ma io ho capito che Dio si era servito di questa disciplina non solo per guarirmi ma per aiutare gli altri a incontrarlo. Dio vuole salvare gli uomini nel corpo e nello spirito. La Bibbia invita a cercare il "cibo che non perisce, quello per la vita eterna". Vedevo che molti ricevevano beneficio dal pilates, ma rischiavano di perdere la vita eterna perché non conoscevano Dio. Allora ho deciso che avrei insegnato a tutti i miei allievi di pilates anche la parola di Dio.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Come avviene questo insegnamento?
Tengo distinte le due cose, il pilates e la preghiera. Tuttavia una particolare lezione, quella di Natale, la dedico ad una forma di meditazione cristiana. Il pilates è una ginnastica dolce che si concilia con la meditazione. Accendo delle candele. Offro un fetta di panettone. E anziché fare la solita lezione, invito a chiudere gli occhi e li guido in una meditazione. Li invito ad immaginare il sole e a identificarlo con l'amore di Dio. Nel sole una sagoma di donna che ti prende per mano e ti conduce alla luce. Invito ad abbandonare il rancore e i sentimenti di odio, di paura e di angoscia. Dopo questa esperienza alcuni provano grande beneficio e chiedono di continuare ad approfondire questa ricerca interiore. Allora inizio a parlare della Bibbia. Ci incontriamo regolarmente tutte le domeniche nel pomeriggio per la catechesi e la preghiera. Durante questi incontri invito anche alcune particolari persone che hanno fatto esperienze straordinarie. L'anno scorso il 20 ottobre ho invitato Ian MacCormak che ci ha parlato della sua esperienza di premorte. Mentre lo scorso febbraio ho invitato la mistica Kat Kerr, che tra le altre cose profetizzò la fine del pontificato di Benedetto XVI.
C'è stato qualche allievo che si è rifiutato di partecipare ai tuoi incontri?
Io non obbligo nessuno. Faccio solo una proposta. Sì, c'è stato qualcuno che non ha più partecipato. Anche se al contrario è capitato che qualche scettico, esterno ai miei allievi, si sia affacciato per curiosare e poi si sia ricreduto. Se qualcuno se ne va, altri si aggiungono. Siamo partiti con tre persone ora siamo un gruppo di circa 60 elementi.
Ma è vero che durante i tuoi incontri avvengono guarigioni ed esorcismi?
Sì, ma niente di eclatante. Nessuno grida e si contorce. Facciamo preghiere di liberazione e di guarigione e il Signore opera. Per esempio due settimane fa ho invitato a farsi avanti chi avesse bisogno di chiedere una guarigione e ho invitato tutti gli altri a pregare. La domenica successiva ho chiesto se fosse avvenuto qualcosa. Otto persone hanno raccontato di aver ricevuto una guarigione fisica. C'è stato chi ha testimoniato di essere stata guarita da artrosi, dolori cervicali e persino dalla cataratta.
Sei quindi una specie di santone...
Al centro della mia preghiera c'è la fede nella potenza dei carismi che Dio dà. Quindi ci sono guarigioni e liberazioni. Ma io invito tutti a imporre le mani sugli ammalati e ad invocare la forza dello spirito di Dio. Quindi non sono io solo ad avere poteri di guarigioni, ma tutti i credenti.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Hai intenzione di formare una nuova chiesa?
No. Chiunque viene da me resta legato alla sua chiesa di appartenenza. Molti però da anni non vanno più in chiesa. Tuttavia ora siamo diventati numerosi, quindi abbiamo deciso di darci un nome e costituirci in associazione. Ci chiameremo "Bath Israele", figlia di Israele, perché ci sentiamo legati non solo alle chiese cristiane ma anche a Israele. I cristiani nei secoli hanno dimenticato che Gesù era ebreo e hanno generato un antigiudaismo sfociato nell'antisemitismo. Noi vogliamo anche recuperare il messianismo ebraico.
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Scritto da
Salvatore Schirone
Salvatore Schirone
I commenti
- Vanessa - Andrebbe denunciato per sfruttamento e abuso di credulità popolare...esattamente come Wanna Marchi
- Viandante - Diverse centinaia di anni fa un "tipo" guarì un paralaitico in una piscina di Gerusalemme. Anche all'epoca i commenti di qualcuno che, immagino in buona fede, credeva di detenere la verità, invece di meravigliarsi e accogliere il buon evento, corse a giudicare ed etichettare. Nel terzo sappiamo molto ma continuiamo a non desiderare di capire e questo mi rattrista davvero tanto.(Gv 5, 1-18)
- mina - Cosa centra il pilates con la Preghiera? Che lo yoga sia una religione, va bene, quella è la sua origine. Ma il pilates è pura attività fisica. Insomma..
