di Salvatore Schirone

Palese: scomparsa la tomba di Nicola Maiorano, eroico capitano caduto in guerra
BARI - «Aiutatemi a trovare la tomba di mio zio». E’ l’appello del 82enne barese Giuseppe Maiorano, che da anni è alla ricerca delle spoglie misteriosamente scomparse di un suo parente: l’eroe Nicola Maiorano, caduto a 26 anni durante la Prima Guerra Mondiale.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Il capitano dell’aviazione, originario di Palese, è ricordato nel quartiere a nord di Bari con una strada intitolata a suo nome e con una targa apposta sulla parete di una palazzina in piazza don Demetrio Magrini. La lapide fu posizionata lì nel 1920, a spese dei cittadini, che così vollero omaggiare un loro “compaesano” ucciso durante i combattimenti. Ancora oggi qui è possibile leggere: “Nicola Maiorano/Nella Grande Guerra 1915-1918/Capitano aviatore/Ebbe la morte dei prodi/Il di 7 aprile 1918”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Chiaramente al militare fu riservato anche un posto nel cimitero locale. Il suo corpo fu trasportato in auto da Mestre a Santo Spirito, il 12 dicembre del 1924. Accompagnato a braccio fino a Palese da alcuni reduci, il feretro venne deposto nella sala della Sezione Combattenti, trasformata per l’occasione in camera ardente. Il giorno successivo, una domenica, si svolsero le solenni onoranze funebri e il lunedì successivo la salma venne inumata nel camposanto di Palese, lì dove si sarebbe dovuta trovare ancora oggi.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Ma come detto la tomba non è più lì, forse spostata nel corso del tempo e sistemata chissà dove. «Qualche anno fa – afferma sconsolato Giuseppe - nella speranza di recuperare qualche informazione su mio zio ho visitato personalmente il cimitero. Ebbene, il sepolcro non esisteva più. Un addetto riuscì anche a trovare un brogliaccio contenente i nominativi dei defunti inumati in quel luogo: non c’era traccia di nessun Maiorano».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Un giallo quindi. Giuseppe ci mostra un’immagine datata 1924 in cui si vede una grossa croce monumentale ergersi tra alcune piante di medio fusto: si tratta proprio della tomba di Nicola, quella che oggi risulta irrintracciabile. (Vedi foto galleria)

«Ho chiesto aiuto anche allo storico di Palese, Gianni Serena, che in suo libro aveva parlato di mio zio – afferma l’uomo -. Ma lui e Fernando Anaclerio (presidente dell’associazione delle famiglie dei caduti dell'Aeronautica) sono solo riusciti a procurarmi delle foto di Nicola sul campo di aviazione Marcon di Venezia. Per il resto non hanno saputo dirmi nulla».  

In realtà i misteri riguardo al capitano non si fermano qui, anche il suo decesso è avvolto nel giallo. Secondo l’archivio "Caduti della Grande Guerra" la morte dell’aviatore sarebbe avvenuta il 7 aprile 1918 in seguito a un incidente aereo occorso a Venezia. Mentre un’altra fonte, lo schedario del 139° reggimento fanteria della  Brigata Bari, riporta come data della sua scomparsa il 1° aprile 1918.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Ancora: Serena è in possesso di un foglio del 1929 in cui si attesta che l'Aero Club Provinciale di Bari aveva deciso di intitolare la propria struttura proprio alla memoria di Maiorano. Una cosa però che non è andata mai in porto, tanto che il club è oggi intitolato a Carlo Citelli. Ma non è possibile conoscere il perché di questo radicale cambio di disposizione. Del resto negli archivi dell’associazione mancano tutti i documenti dal 1929 al 1946: un altro mistero.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Insomma, sembra che una specie di ingiustificata damnatio memoriae si sia abbattuta sul povero capitano Maiorano, morto 100 anni fa per difendere la sua Patria: la stessa che oggi pare volerlo dimenticare.  

(Vedi galleria fotografica)


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  • egidio de Pace - Gentile Signore .lo zio non è stato dimenticato, la strada la targa, tanto basta per la memoria. Quanto alla tomba , lei se ne ricorda dopo 100 anni, ma se ritrova i resti chi ci andrebba e salutarli. Salvatò datti pace.
  • Gianni Serena - Eccomi qua e vediamo di fare un po' di chiarezza. Il Capitano Nicola Maiorano non aveva ancora 27 anni (era nato nel 1891) quando perse la vita al campo di aviazione di Marcon (Venezia) cadendo durante un collaudo di esercitazione aerea verso il finire della Prima Guerra Mondiale. Il quotidiano locale barese "Il Corriere delle Puglie" (da me visionato) ne dà notizia il 7 Aprile 1918, quando evidentemente era già deceduto. La lapida eretta nei pressi della Chiesa di San Michele a Palese, sull'attuale Piazza Magrini, fortemente voluta dalla comunità palesina nel 1920, riproduce la data del 7 Aprile e cioè quella del quotidiano barese del giorno di emissione. E' verosimile (come risulta dallo schedario del 139° reggimento Fanteria della Brigata Bari) che la sua scomparsa possa essere avvenuta qualche giorno prima, se non proprio il giorno 1 Aprile. All'epoca i mezzi di comunicazione erano scarsi e non tempestivi come oggi. La salma fu restituita ai palesini nel 1924, ben 6 anni dopo l'incidente aereo. Dopo solenni cerimonie, gli fu data sepoltura. Dove? E qui viene il bello. Palese non aveva all'epoca il cimitero che fu costruito nel 1931 ed ottenne l'agibilità alla sepoltura nel 1932 (ben 13-14 anni dopo la morte, per cui il corpo era già abbondantemente decomposto e se ne sarebbero ricavate ben poche ossa da inserire nella cassettina per l'ossario). C'è da dire che all'epoca dei fatti tutti i morti di Palese venivano dirottati a Modugno con un carro funebre (Palese prima del 1928 era una ex frazione di Modugno). Da me visionato il registro delle sepolture del cimitero modugnese, non porta variazioni a nome del capitano Nicola Maiorano nelle date conosciute. Ma visto che il nostro eroe era nato a Bitonto, ho consultato anche i registri del cimitero bitontino ricavandone un nulla di fatto. A Bari pare proprio che non ci sia o che non ci sia mai arrivato. Per cui è un bell'enigma. Morto l'anziano genitore e non avendo più parenti a Palese, la cosa è andata scemando. Le sue ossa saranno finite in un ossario comune o ricomposte in un luogo a noi sconosciuto e, magari, in uno dei cimiteri su menzionati. In tutti i giornali che ho visionato alla Biblioteca Nazionale, relativi a quegli anni e che poi ho riportato sulle mie due pubblicazioni "La storia di Palese Macchie dal 1900 al 1928, e dal 1929 al 1946, non vi è nessun articolo che indichi il luogo di sepoltura.
  • Gianni Serena - Un'ultima cosa. Nel 1929 l'Ufficio Regionale del Reale Aero Club d'Italia, decise di intitolare alla memoria dell'eroico capitano Nicola Maiorano (sull'articolo viene chiamato Maiorana) l'Aero Club Provinciale di Bari. Tutta la memoria relativa a quegli anni riguardanti l'Aero Club sono andati distrutti con la caduta del fascismo e l'avvento degli alleati che presero possesso dell'aeroporto militare. La nuova era dell'Aero Club porta il nome di Carlo Citelli. E i presenti, da me interpellati, non conoscevano il passato. Io poi, una volta pubblicato i libri ho interrotto le ricerche, ma chissà che un giorno o l'altro non possa ritornare a farle. Nel frattempo ho conosciuto il nipote sig. Giuseppe Maiorano che ancora continua a ricercare la tomba dello zio.


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