di Salvatore Schirone

Alessio, Mauro, Susanna e i 31
BARI – Alessio, Cristoforo, Margherita, Martina, Mauro, Susanna. Se portate uno di questi nomi scordatevi auguri e regali, perché voi ufficialmente non avete un onomastico: il vostro santo di riferimento infatti non “esiste più”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

In pochi lo sanno, ma nel 1969 in seguito alla riforma liturgica del Concilio Vaticano II, Papa Paolo VI con la lettera apostolica Misterii Paschalis mise mano al Calendarium Romanum per togliere i nomi di alcuni santi, in considerazione del fatto che nei secoli le feste fossero aumentate in numero sproporzionato. Il risultato fu che ben 31 nomi furono depennati, 33 lasciati al culto locale di qualche regione o città e 95 declassati a “memoria facoltativa”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Per la scelta dei santi da cassare si scelse il criterio dell’attendibilità storica: furono tolti quelli che studiosi e teologi ritenevano fossero stati “inventati”: creati anticamente dal popolo e divenuti poi “leggendari”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

La cosa assurda però è che c’è chi ancora festeggia il suo onomastico pur non avendo più un “santo in Paradiso”. E ancora: nel mondo ci sono città che continuano a venerare santi che la Chiesa ha declassato, celebrando feste patronali, processioni e dedicando loro il nome di piazze e monumenti.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


E’ il caso ad esempio di Acquaviva delle Fonti, in provincia di Bari, paese che da secoli venera nella propria Cattedrale le reliquie di Sant'Eustachio: chi avrebbe il coraggio di sfidare la fervente devozione dei cittadini obiettando che in realtà si tratta dei resti di una “normale” persona?

E che dire di San Cristoforo, che ha dato addirittura il nome a una frazione del comune di San Marco La Catola in provincia di Foggia e che viene adorato anche a Giuggianello, in provincia di Lecce? San Cristoforo (nella foto un particolare del quadro del Masaccio) sarebbe anch'egli frutto di racconti fiabeschi e in particolare della "Leggenda aurea" di Jacopo da Varazze.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Insomma se per la Chiesa si tratta di personaggi mai esistiti e quindi non degni di venerazione, al contrario per i fedeli rimangono veri e propri santi da invocare e a cui chiedere aiuto. Una contraddizione non solo in termini.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Comunque, ecco in ordine alfabetico la lista dei 31 “ex santi”: Alessio, la coppia Apuleio e Trifo, Bacco, la coppia Barbara e Filomena, Bibiana, Bonifacio di Tarso, Caterina di Parigi, Cristoforo, Domitilla, Eustachio, Felice Valesio, la coppia Lucia e Geminiano, la coppia Giovanni e Paolo (che non sono gli apostoli), Ippolito, Margherita, Martina, Mauro, la coppia Modesto e Crescenzia, Orsola, Paolo eremita, la coppia Respicio e Ninfa, Sinforosa, Susanna, Venanzio, Pudenziana.


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  • roberta pepe - all'elenco manca s.Roberto imperatore che veniva festeggiato il 7 giugno...era quello il mio onomastico!!
  • Luigi Grillo - Purtroppo fra questi bisogna annoverare anche il nostro San Nicola. La riforma liturgica del ’70 di Paolo VI, ha classificato come Memoria facoltativa il culto nicolaiano al 6 dicembre.
  • Luigi Grillo - Il nome senza Santo di riferimento, è detto "adespota"
  • Luigi Grillo - Per non parlare di Santa Caterina d'Alessandria, la cui leggenda si è probabilmente formata sulla figura della matematica Ipazia d'Alessandria, che è stata invece martirizzata proprio dai cristiani
  • Salvatore - Dal 2017 la memoria di San Nicola è stata resa obbligatoria.


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