di Marianna Colasanto

Bari, arriva la festa del cibo di strada: quando il
BARI – C’è chi vende bocconcini di baccalà e chi le pettole con il vincotto, c’è chi offre bombette di Cisternino e chi prodotti a base di mortadella, il tutto preparato e servito su piccoli e colorati camioncini, ape car e persino carretti a pedali. Tutto questo è “Streeat Food Truck Festival”, la festa del cibo di strada, che si terrà a Torre Quetta da venerdì 1° aprile a domenica 3, dalle 11 fino all'una di notte (venerdì dalle 17).Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Bari sarà la prima tappa del tour primaverile 2016 di questo evento itinerante che si svolge su scala nazionale dal 2014: nel capoluogo pugliese doveva prendere vita già nell’ottobre scorso, ma fu rimandato per problemi organizzativi.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Si tratta in sostanza di un’evoluzione dei “Pane e merda”, i venditori di panini ambulanti che siamo abituati a vedere agli angoli delle strade. Solo che mentre questi ultimi si caratterizzano per la il commercio di “junk food”, ovvero cibo ricco di grassi e zuccheri, magari pure buono ma non certo salutare, i primi puntano invece sulla qualità dei loro prodotti e l’utilizzo d’ingredienti tipici. L’idea è quella di pubblicizzare in Italia un’idea di “ristorazione” a basso costo, che comunque negli Stati Uniti e in parte dell’Europa ha già preso piede da molto tempo: si mangia per strada, velocemente, ma cercando di non rinunciare al gusto.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

A Bari il 1° aprile sono attesi una ventina di camioncini provenienti in buona parte dal Sud Italia (vedi foto galleria). Tra questi quello del 42enne chef coratino Francesco che guida il “Puglia Street Food”, un truck che espone anche piante aromatiche.  «La nostra è una cucina mobile su quattro ruote – afferma Francesco -. Proponiamo le orecchiette che cuciniamo sempre al momento, il cartoccio di pettole e polpette fritte, bombette e panini gourmet con polpo e salsiccia a punta di coltello, il tutto fatto con ingredienti prodotti in Puglia».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Poi ci sarà il 50enne Antonio Venneri, di Melissano in provincia di Lecce, proprietario di un’azienda agricola presente da tre generazioni. Antonio aveva l’esigenza di promuovere un prodotto tipico come il vincotto anche al di fuori dei confini regionali e quindi si è dotato del suo “Credenza on the Road”: un camioncino a forma di credenza messa su ruote e attrezzata per cucinare. Qui sforna patate e “pittule” al vincotto, la “salsa rubra” realizzata con il pomodorino fiaschetto di Torre Guaceto, una crema di cioccolato e la glassa all’aceto balsamico.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Ma ci sono anche i truck monoprodotto – avverte il 28enne milanese Federico Trotta, uno degli organizzatori dell’evento -. Come ad esempio il romano “Pizza & Mortazza”, che è stato pioniere del movimento dei food truck. Il suo è un ape car con cucina mobile posteriore, tutta rosa a pois bianchi, che riprende i colori della mortadella. Adriano Antonioli di 58 anni, l’ideatore di Pizza & Mortazza gioca sulla semplicità e sulla riconoscibilità del suo prodotto, ovvero vende pizza bianca farcita con la mortadella».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Un altro esempio è “Moto Grill Guzzi”, di Antonio Lembo, 52 anni di origini pugliesi ma residente a Torino, che porta in giro per l’Italia le bombette di Cisternino cotte sulla brace (anche se adesso ha aggiunto le alette di pollo piccanti al suo menu). Si tratta di una vera e propria moto da strada con una brace montata sulla parte posteriore e una tendina che riporta la scritta “Arrusti e mangia” e con gestori con un look da veri bikers.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

(Vedi galleria fotografica)


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