di Marianna Colasanto

"Pregnancy" e "newborn": quando dal fotografo ci finiscono pancioni e neonati
BARI - "Pregnancy" e "newborn". Sono termini inglesi che si traducono rispettivamente con "gravidanza" e "neonato", ma anche parole che indicano due tipi di servizi fotografici molto particolari: quelli in cui una donna sceglie di farsi ritrarre col pancione o assieme al figlio appena partorito. (Vedi foto galleria)

Una moda approdata da qualche anno in Italia e che riguarda una delle poche fasi dell'esistenza che erano riuscite a resistere all’ossessione dello scatto a tutti i costi.  Perché oggi grazie alle moderne tecnologie digitali ogni occasione diventa buona per un'istantanea: sembra quasi che senza una foto non si riesca a vivere appieno il momento. E quindi alla fine anche periodi tradizionalmente intimi come la gestazione e i primi giorni di vita del bambino sono stati "risucchiati" dalla frenesia del “click”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Mi sono fatta immortalare assieme alla mia Bianca, nata solo da sei giorni - racconta per esempio la 28enne Samantha di Valenzano -. Ho realizzato così un album più grande di quello del mio matrimonio, regalando le foto stampate ai parenti. Farle solo con il telefonino non sarebbe stata la stessa cosa: le immagini avrebbero avuto una qualità minore e sarebbero probabilmente finite nel dimenticatoio».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Ho pochissimi ritratti di quando fui messo al mondo - spiega invece il neopapà 30enne Gaetano -, per giunta fatti con macchine amatoriali: mi sarebbe piaciuto averne di migliori. È un rimpianto che il mio Francesco non avrà, visto che assieme alla mia compagna ho deciso di regalargli un "newborn". Certo, non è un dono indispensabile, ma sono attratto da qualunque novità venga proposta sul mercato: un po' come gli appassionati di smartphone che desiderano sempre comprare l'ultimo modello».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Ma come si svolgono queste sessioni sotto l'obbiettivo? I “pregnancy” costano attorno ai 250 euro, durano circa un'ora e mezza e vengono effettuati quando la donna è al sesto o al settimo mese di gravidanza: la sua pancia risulta evidente, senza che però la faccia sembrare troppo gonfia.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Se invece il parto è già avvenuto il prezzo oscilla solitamente tra i 300 e i 600 euro, conseguenza della maggior lunghezza del servizio. Bisogna infatti fare i conti con i pianti e i bisogni del bebé, immortalato tra i 5 e i 15 giorni di vita (quando mostra ancora le posizioni fetali).Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Importante è anche l'allestimento del set. C'è chi preferisce uno sfondo che richiama la natura, magari indossando abiti fiabeschi, mentre altri ne richiedono uno totalmente bianco. E in posa accanto al pancione, oltre al padre, possono mettersi pure altri figli già cresciuti.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Nel caso dei newborn è possibile riporre il bimbo in un elegante cestino, farlo "sedere" vicino a un banco e "addobbarlo" con coroncine di fiori, vestiti su misura o accessori che rispecchino passioni e professioni dei genitori: con delle cuffie, se per esempio il papa è un dj, o con uno stetoscopio, nel caso in cui la mamma lavori in ospedale.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Una tendenza che naturalmente fa felici i fotografi professionisti, consci di aver scovato una nuova fonte di guadagno. «A differenza di qualche decennio fa - commenta il 50enne barese Fabio, esperto del mestiere - le coppie hanno spesso solo uno o due figli. La loro nascita è un evento unico e ogni idea è buona per celebrarla al meglio». «Perchè farsi ritrarre solo in occasione dei matrimoni? - gli fa eco la moglie Natalia, anche lei del settore - Qualunque occasione è buona per documentare la vita di una famiglia».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«E non è un modo per emulare vip e blogger famosi - aggiunge la loro collega 29enne Marina, di Gioia del Colle -, le coppie hanno più che altro voglia di raccontarsi. E la privacy conta poco: si pensi che negli Stati Uniti, Paese da cui arriva la moda, vengono addirittura invitati i fotografi in sala parto».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

D’altronde nell’era di internet la parola “riservatezza” è diventata démodé. «Ci sono famiglie che si fanno immortalare perchè desiderano un ricordo - sottolinea a tal proposito il sociologo Francesco Giacomantonio -. Altre però, postando gli scatti sui social network, lo fanno per ottenere una gratificazione individuale: per loro se non si appare non si esiste».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

E a confermarlo d'altronde sono gli stessi addetti ai lavori. «Nei nostri contratti chiediamo ai clienti di poter pubblicare sul web le foto dei pargoli a scopo pubblicitario - ammette Natalia -. Alcuni storcono il naso dinanzi a questa clausola, ma ci sono diverse coppie che non vedono l'ora di mostrare a tutto il mondo il frutto del loro amore».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

(Vedi immagini dello studio “Fotografo creativo”)


© RIPRODUZIONE RISERVATA Barinedita



Scritto da

Lascia un commento


Powered by Netboom
BARIREPORT s.a.s., Partita IVA 07355350724
Copyright BARIREPORT s.a.s. All rights reserved - Tutte le fotografie recanti il logo di Barinedita sono state commissionate da BARIREPORT s.a.s. che ne detiene i Diritti d'Autore e sono state prodotte nell'anno 2012 e seguenti (tranne che non vi sia uno specifico anno di scatto riportato)