di Giuseppe Capano

La strada più stretta d'Italia: la rivendicano molti paesi, ma Candela può battere tutti
CANDELA - Andria, Civitella del Tronto, Lucera, Ripatransone, Vico del Gargano. Sono i paesi che da anni aspirano a un record particolare: quello di accogliere nel proprio tessuto urbano la strada più stretta d'Italia. Una "guerra" alla quale si sta aggiungendo Candela, borgo in provincia di Foggia che ha intenzione di rivendicare il primato con la sua "Trasonna", viuzza con una larghezza media di 40 centimetri. (Vedi foto galleria)

Il piccolo centro dauno sarebbe in vantaggio rispetto ai 50 centimetri del vicolo del Bacio di Vico del Gargano, i 45 di vico Ciacianella a Lucera e i 42 del 1° vicolo San Bartolomeo di Andria. E batterebbe pure la concorrenza presente oltre i confini pugliesi: non solo la "Ruetta" di Civitella del Tronto, ma soprattutto una viuzza senza nome presente a Ripatransone, in provincia di Ascoli Piceno, che con i suoi 43 centimetri detiene attualmente il record ufficiale stabilito dal Guinness dei primati.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

I numeri sembrano dunque essere favorevoli: manca solo il riconoscimento ufficiale. Ed è per questo che Nicola Gatta, sindaco di Candela, ha annunciato di voler contattare lo staff del Guinness per ottenere un'apposita certificazione. D'altronde fu proprio lui nel 2015 a portare alla ribalta la questione: a informarlo della misurazione all'epoca furono alcuni tecnici comunali, incaricati di seguire i lavori di riqualificazione della città vecchia.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

La stradina in questione è lunga una ventina di metri e collega via Ciampolillo e vico I° Croce. È affiancata da due muri in pietra e nel suo punto più "claustrofofico" è ampia appena 38 centimetri. Poco si sa sulla sua storia: secondo lo storico Giuseppe Guarini fu realizzata nel 700 per mettere in comunicazione la parte alta del paese con quella bassa, oltre a fungere da canale di scorrimento dell'acqua in caso di pioggia. «Il suo soprannome deriverebbe dal latino transeunda, che significa "aldilà"», ci informa l’esperto.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Secoli di anonimato che potrebbero essere rimpiazzati da un'improvvisa notorietà. E Candela, conosciuta più che altro per il casello autostradale e le tantissime pale eoliche sparse nel suo agro, potrebbe approfittarne per attirare un po' di turisti.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Del resto è ciò che già avviene in altre vie più "larghe". Il vicolo del Bacio di Vico del Gargano e quello Baciadonne di Città della Pieve, nel perugino, sono per esempio pubblicizzati come passaggio "obbligato" per le coppie innamorate. E a Ripatransone l'ufficio turistico rilascia un attestato a chi attraversa la viuzza.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

In pratica il contrario di quanto succede ad Andria, dove è solo l'impegno di un appassionato di storia locale a tener accesi i fari sul trascurato 1° vicolo San Bartolomeo.

Questione di marketing quindi, più che di centimetri. Per chi volesse invece provare di persona le ridotte dimensioni della Trasonna non resta che recarsi a Candela, meglio se dopo aver fatto una bella dieta.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

(Vedi galleria fotografica di Francesco Delvecchio)


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