di Barinedita

Andare a correre la mattina presto? «Si può, ma occhio a cena e colazione»
BARI - Svegliarsi presto e andare a correre prima di andare a lavorare. Un’abitudine questa che sta prendendo sempre più piede, considerando la grande diffusione del footing tra persone di tutte le età, unita però alla mancanza di tempo da dedicare al benessere.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

C’è chi quindi mette la sveglia alle 6 e dopo un’oretta di corsa e una necessaria doccia, inizia la propria giornata. Un modo per tenersi in forma che equivale a una vera e propria “scossa” al metabolismo che si innalza e accelera, garantendo un ritmo elevato per tutte le ore successive.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Attenzione però, tutto ciò è vero se alla prestazione fisica si aggiungono alcuni necessari accorgimenti legati all’alimentazione, senza i quali, al contrario, la corsa di mattina rischia di diventare controproducente: una “batosta” al proprio fisico che può compromettere tutte le attività della giornata.  

Ne abbiamo parlato con due dei nostri esperti: la docente di fitness Maria Serena Pompilio e il preparatore atletico Duccio Curione.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Per correre la mattina presto che cosa è necessario fare?

Chi fa footing durante le prime ore della giornata deve “avere in corpo” una buona scorta di glicogeno, sia nei muscoli che nel fegato. E’ come assicurarsi di avere il serbatoio pieno di benzina: solo così si può essere pronti per sopportare un lungo sforzo. Con poco glicogeno si rischia, a causa dell’attività fisica, di avvertire durante la giornata una crescente e diffusa sensazione di spossatezza, nausea e debolezza. In più c’è la seria possibilità di incorrere nel catabolismo, ovvero la riduzione della massa muscolare. 


Ma per fare footing non si può certo avere lo stomaco pieno: è vietato fare colazione prima di “mettersi in pista”. E quindi il glicogeno da dove lo si va a prendere?

Basta assumere carboidrati la sera precedente. Insomma a cena bisognerebbe mangiare la pasta, l’unico alimento in grado di fornire gli zuccheri necessari a una buona resa fisica il giorno dopo.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Bene allora non c’è problema: si mangia pasta la sera e si va correre la mattina dopo…

Ma qui casca l’asino, perché si sa, la pasta la sera fa ingrassare: rallenta il metabolismo e non è certo l’ideale per chi vuole perdere peso. E spesso chi va a correre è proprio colui che cerca di dimagrire: per avere un fisico asciutto non mangia carboidrati a cena. Però poi la mattina dopo si fa un’ora di jogging senza avere le energie necessarie.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Allora non mangio carboidrati per non ingrassare, ma per andare a correre (e quindi dimagrire) ho bisogno dei carboidrati. Come se ne esce? Meglio evitare la corsa mattutina?

Esiste in realtà un’ancora di salvataggio: bisogna recuperare. Una volta tornati a casa dopo la corsa è necessario sedersi e fare una colazione iper proteica a base ad esempio di uova, bresaola o prosciutto crudo. Le proteine vanno infatti a riparare i danni che i muscoli hanno subito a causa dello sforzo. Solo così si può garantire un ottimale apporto energetico alla giornata che inizia, considerando che al mattino lo stomaco è particolarmente ricco di succhi gastrici in grado di facilitare la digestione.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

E quindi abbiamo trovato la soluzione al problema…

Sì e no. Diciamolo: chi è che in Italia a colazione mangia “salato”? Quasi nessuno. Non fa parte della nostra storia, delle nostre abitudini. Al contrario spesso ci si accontenta di un’effimera e poco energetica accoppiata cappuccino e cornetto. Ma in questo modo non si corre nella vita: si cammina.


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