di Ilaria Palumbo

Mola, nelle vie del centro storico i colori e i profumi delle "sedie della verdura"
MOLA DI BARIA Mola, passeggiando di mattina per le stradine del centro storico, è facile imbattersi in sedie speciali, posizionate ad ogni angolo da anziani contadini che dopo aver raccolto i prodotti agricoli dalle proprie terre nelle prime ore dell’alba, li dispongono per attirare i passanti invitandoli a comprare. Sono le “sedie della verdura”, sulle quali è possibile trovare qualsiasi tipo di ortaggio e vegetale. (Vedi foto galleria)

Il risultato è un sorprendente connubio di colori e profumi che attraversa l’intero paese, diventando anche un piccolo momento della giornata in cui il vicinato si raccoglie attorno a questo variopinto luogo d’incontro per scambiarsi ricette, idee per il pranzo e qualche chiacchiera.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

È sabato mattina quando decidiamo di fare una passeggiata per le viuzze molesi e ci accorgiamo ben presto di due sedie posizionate su un marciapiede di via De Gasperi, all'incrocio con Via Volta. La prima, in legno massiccio, è riccamente allestita con carciofi, patate, finocchi, fave e cavoli. Il tutto è corredato da un foglio che recita: “Vendita diretta di prodotti raccolti solo nel mio orto e li garantisco personalmente. Noi siamo quello che mangiamo e contro lo stress della vita moderna mangiamo carciofi che ci aiutano a stare meglio”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Sulla seconda sedia invece, di ferro battuto e con il sedile in cuoio, un po’ più povera ma comunque allettante, c’è un grosso carciofo che domina la scena affiancato da una piccola bottiglietta in vetro riempita d’olio, legata con uno spago alla spalliera. Incuriositi ci mettiamo alla ricerca dei proprietari e subito notiamo un signore che, attento ai passanti che potrebbero diventare suoi clienti, ci invita ad avvicinarci. Si chiama Rocco Giovanni e da un anno espone qui i suoi prodotti. «Da quando sono in pensione - ci dice con toni gentili - tutte le mattine porto i frutti del mio lavoro su questa via. Sono piccole cose, ma mi aiutano ad andare avanti ed è tutto genuino, la gente si fida di me».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Passiamo sul lato sinistro della strada e notiamo sul muro alcuni fogli che fungono da insegna: indicano la vendita di “carciofi teneri”. Ci portano in via Volta, in un locale dove in realtà troviamo anche fave, insalate, zucche, patate, bottiglie di vino e olio. Marito e moglie, che preferiscono restare anonimi, sono intenti a servire alcune signore di passaggio.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Produciamo tutto noi – sottolineano -  ed è per questo motivo che possiamo garantire con sicurezza che tutto sia controllato e fresco. Ai mercati generali c’è tutta una catena che va dal produttore al consumatore nella quale chi guadagna di meno è l’agricoltore. Per questo abbiamo deciso di distaccarcene e di produrre e vendere direttamente noi. Non coltiviamo nulla in serra e applichiamo solo i trattamenti strettamente necessari: abbiamo clienti “forestieri” che da anni vengono qui, soprattutto da Bari».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Proseguiamo e siamo ora in corso Regina Margherita. Qui veniamo colpiti dalla vista di due sedioline che, quasi sul ciglio della strada, offrono alla vista delle meravigliose composizioni di sedano, cicorie, piselli, rape e molto altro. Giriamo a destra in una stradina e ci ritroviamo davanti alla proprietaria della sedie: la signora Nina, una spigliata 70enne che ci accoglie con un grande sorriso. «In famiglia siamo tutti contadini – sottolinea –. Io sono qui da 40 anni e i nostri clienti sono soprattutto passanti. Offriamo articoli di stagione raccolti in giornata e la mia specialità sono i pomodori secchi».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Ci inoltriamo nei vicoli molesi e subito ci salta all’occhio un’altra sedia di color rosso accesso: guardando poco più avanti vediamo un signore seduto su un gradino intento a pulire i baccelli delle fave fresche: è “Filippo di Mola”, che scopriamo essere un cantautore  dilettante anche abbastanza famoso fra i suoi concittadini. Aiuta l’amico Giuseppe che invece è contadino e cura i terreni di sua proprietà nella zona di Cozze. Quest’ultimo, mentre serve una cliente, ci dice: «Ormai all’ingrosso si vende sempre meno e le “sedie” aumentano. I prezzi sono più bassi ed è tutto molto più buono».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

È quasi ora di pranzo, torniamo su via Volta e all’angolo con via Toti vediamo un folla con voluminose buste piene di patate, carote e cipolle che accerchia un giovane. Incuriositi ci avviciniamo. Ebbene, fra le tante sedie che costellano le vie di Mola, c’è chi ha deciso di fare le cose in grande servendosi di un camioncino. Il ragazzo in questione si chiama Giuseppe, ha 28 anni e viene addirittura da Margherita di Savoia, a ben 95 chilometri di distanza da Mola, dove si trovano i terreni migliori per questo tipo di coltivazioni.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

È conosciuto  parecchio nella zona e tutti i sabati viene fin qui, dove da tempo si è creato una clientela fissa. «Me lo aveva detto mio nonno che faceva il mio stesso lavoro – ci racconta -: a Mola avrebbero fatto la fila per comprare da me. Prima davo anche il mio numero di cellulare, ma poi hanno iniziato a chiamarmi in troppi e ho dovuto cambiarlo». Ha quasi venduto tutto, ci saluta e ci augura un buon fine settimana.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

E a noi non resta che tornare a casa per prepararci un ottimo minestrone.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

(Vedi galleria fotografica)


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