Lady Marilù, la star del burlesque barese: «Ai miei show anche donne e bambini»
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venerdì 26 febbraio 2016
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di Cassandra Capriati
Come si diventa star del burlesque?
Nel mio caso partendo da una situazione di difficoltà. Tra la fine del 2010 e l’inizio del 2011 l’azienda in cui lavoravo cominciò a licenziare e mi ritrovai senza lavoro. Decisi quindi di trovare un’altra strada, in quel mondo dello spettacolo a cui ho sempre voluto appartenere. Così mi procurai i costumi, inventai il personaggio di Lady Marilù e senza seguire corsi mi informai e documentai sul burlesque. Anche se il mio primo incarico fu un caso: ero a cena con degli amici e parlando di questa mia idea, uno di loro si offrì di farmi esibire nel suo locale. Sorprendentemente la serata fu un gran successo. Da allora non mi sono più fermata.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
In che modo ti prepari a uno spettacolo?
Sono tutte coreografie e costumi che elaboro con cura a casa, non c’è niente di improvvisato. Anche i tempi sono tutti cronometrati. Lo show in genere dura 45 minuti, anche se una singola performance non può durare più di 6-7 minuti. Posso arrivare a 15 se si tratta di un compleanno, magari allungando l’esibizione cantando “tanti auguri a te”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Dove ti esibisci generalmente e quanto guadagni?
Mi esibisco in diversi tipi di locali anche se ultimamente vengo chiamata soprattutto come ospite durante compleanni, feste, inaugurazioni. Per quanto riguarda il guadagno: sicuramente un mio show non vale solo 50 euro, anche se c’è qualcuno meno professionale che accetta di esibirsi anche per quella cifra.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Che differenza passa tra te e una spogliarellista?
Che cosa c’è di ironico in una donna semi nuda?
Il tutto viene vissuto con leggerezza e simpatia: si cerca di scherzare col pubblico, si saltella, si fanno espressioni buffe e soprattutto non si mette in scena nulla di volgare. Non farei mai espressioni “da film porno” per intenderci. Se durante uno spettacolo del genere si assumono pose non consone, se si fanno espliciti riferimenti sessuali, se si permette agli spettatori di farsi toccare, non siamo di fronte al burlesque.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
È vietato il contatto con il pubblico quindi?
Sì. Magari se sto facendo uno spettacolo più “privato”, tipo per una festa di compleanno, può capitare che mi avvicini un po’ al festeggiato o che gli faccia un giro intorno, ma niente di più.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ti è mai capitato di essere fraintesa?
Durante lo spettacolo mai. Però purtroppo nella vita reale c’è chi ignora cosa sia il burlesque e quando sente parlare di questa mia professione capisce male: a volte mi sono arrivate proposte sessuali assolutamente non gradite. Ma chi assiste alle esibizioni non equivoca mai, anche perché il mio pubblico è eterogeneo: ci sono uomini, donne e a volte persino bambini.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Donne e bambini?
Certo. Il burlesque è nato come spettacolo parodistico, satirico, utilizzato per intrattenere l’alta borghesia e si è rivolto sempre a un pubblico misto. È un tipo di show adatto a tutti. Anche ai più piccoli.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
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Scritto da
Cassandra Capriati
Cassandra Capriati
