di Salvatore Schirone

Biblioteca di Carrassi: lavori ok, ma mancano i soldi per farla funzionare
BARI – “Le biblioteche non servono, sono sufficienti le librerie”. Chi si ricorda dell’esternazione di Michele Emiliano, che tanta eco ebbe sui social network suscitando perplessità e sdegno? Tre anni fa, durante un convegno per la promozione della lettura e del libro, l'allora sindaco di Bari, oggi presidente della Regione Puglia, vantandosi tra l'altro di non essere mai stato in una biblioteca, rispondeva così a chi gli chiedeva della sorte dei “libri cittadini”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

L'affermazione fu successivamente sfumata e corretta dal suo autore, ma l'inerzia con cui la città ha gestito fino ad oggi questo servizio pubblico, non l’ha affatto smentita, stando a vedere lo stato in cui versano le poche biblioteche di quartiere ancora aperte e le vicissitudini che hanno coinvolto la più grande biblioteca circoscrizionale della città, quella di Carrassi. La nuova sede dovrebbe essere pronta a fine settembre, ma chissà quando e se mai sarà aperta al pubblico.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Un fondo di 6mila libri già schedati e informatizzati, altri duemila in attesa di archiviazione, 1200 lettori iscritti, due postazioni Internet, spazi di lettura per i bimbi, centinaia di eventi culturali e presentazioni di libri, per una ininterrotta attività gestita per oltre cinque anni, dal 2006 al 2011, dall'associazione Cedam-Onlus. Questi sono i numeri che poteva vantare la biblioteca di Carrassi, ubicata nelle spaziose aule comunali della Chiesa Russa, in corso Benedetto Croce. Poi tutto è finito nel luglio del 2011. In seguito all'accordo di cessione della Chiesa Russa al Patriarcato di Mosca (marzo del 2007), prima gli uffici della vecchia VI circoscrizione Carrassi/San Pasquale e poi anche la biblioteca hanno dovuto sloggiare. E malgrado le assicurazioni del Patriarcato per un passaggio graduale delle consegne, i libri in fretta e furia, da un giorno all'altro sono stati messi in grossi scatoloni e riposti in deposito.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Sono ancora qui, nel nostro sottoscala - lamenta Gianna Maria Paola Tarantino, dirigente della scuola media Santomauro che acconsentì quattro anni fa di prenderli in consegna -. Io accettai di ospitarli temporaneamente, ma è passato troppo tempo e abbiamo avuto grossi problema di sicurezza. Le mie reiterate richieste al Comune e alla Circoscrizione di spostare gli scatoloni in altro luogo idoneo, sono state sempre ignorate». La preside si riferisce all'allagamento del sottoscala della scuola per la rottura di una tubazione dell'acquedotto in seguito alle fitte piogge dell'agosto 2013. In quell'occasione i libri furono messi miracolosamente in salvo grazie all'intervento tempestivo dei volontari del Cedam-Onlus e del suo presidente, Maria Antonietta Lamanna.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Ma la volontà di trovare una nuova, degna sede per la storica biblioteca di Carrassi non è venuta mai meno. E in questi ultimi quattro anni l'amministrazione di circoscrizione (ex VI circoscrizione, oggi Municipio 2) ha dovuto lottato energicamente per ottenere il finanziamento necessario per avviare il progetto di riconversione di un'area dell'ex mercato coperto di via Luca De Samuele Cagnazzi, individuata come possibile nuova sede. Il finanziamento finalmente è arrivato dalla Regione Puglia, per un importo di 250mila euro. Poi le solite pastoie burocratiche hanno tenuto congelati questi fondi per altri due anni. Fino al 25 gennaio scorso, quando è stata espletata la gara di appalto per l'affidamento dei lavori. Lavori che sono iniziati lo scorso 7 aprile e che siamo andati a verificare (vedi foto galleria).Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

L'ex mercato coperto di via Cagnazzi, nato all'inizio degli anni 90 per trasferirvi il famoso mercato scoperto di via Montegrappa, non è mai stato aperto. Per alcuni anni è stato occupato abusivamente da attivisti di un centro sociale. Poi il comune, nel 2002, in seguito alle lamentele dei residenti e per non abbandonarlo al degrado, ne ha fatto la sede dell'autoparco del Comune di Bari e dell'archivio per la privacy, utilizzando il parcheggio sotterraneo e un paio di sale della reception. Il resto della sua singolare struttura circolare è rimasto inutilizzato.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


I lavori per la biblioteca interessano solo una parte del grande mercato, la zona che sarebbe dovuta essere destinata ai prodotti ittici, con entrata da via Giovanni Colella, ad angolo con via Monte San Michele. All'opera due operai della Edilparti, l'impresa esecutrice che si è aggiudicata l'appalto per un importo di 152.644,24 euro. Su una piccola impalcatura i due uomini stanno ultimando l'ultimo tratto di muro perimetrale interno per rivestire la struttura esterna di cemento con mattoni e materiale di isolamento termoacustico.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Sulla singolare superficie circolare di circa 330 metri quadrati, da destra verso sinistra, in senso antiorario, troviamo alcuni muri in costruzione che nel progetto dovrebbero dividere un paio di salette per le future attività di lettura per i più piccoli e la sala che conterrà tutti i libri. A seguire, l'unica parete di tufo. Da qui si dovrebbe ricavare il vano di una porta di emergenza che immetterà su via San Michele. Di fronte, lo spazio più esteso, una sala ovoidale, che potrà essere usata come aula delle conferenze. Proseguendo sulla sinistra, di seguito: i vani dei necessari servizi igienici, due zone per le postazioni multimediali ed infine ritornando al punto di partenza la zona reception. Molto bella è l'area centrale, un cerchio iscritto, sormontato da un grande lucernario. Quello che originariamente conteneva le celle frigorifero per prodotti ittici, appare ora come un ampio open space centrale, che dovrebbe diventare la spaziosa e luminosa sala di lettura.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Tutti ambienti che possiamo solo immaginare, mentre vediamo in realtà solo mattoni grezzi, impalcature, carriole, secchi di calcestruzzo, pale e picconi. «Abbiamo quasi finito i muri, nei prossimi giorni partiremo con l'impiantistica elettrica e idrica - ci rassicura Nicola Vito Loreto, responsabile per il progetto architettonico dell'ufficio tecnico dalla Ripartizione edilizia del Comune di Bari -. Poi seguirà la sistemazione del lucernario, interverremo sul solaio di copertura, il pavimento e infine gli intonaci. Rispetteremo la consegna prevista per il 29 settembre - conclude convinto il geometra -».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Ce lo auguriamo. Ma rispettare la consegna dei lavori, non equivale all'apertura della biblioteca. Mancano tra l'altro gli arredi, il trasporto e la sistemazione dei libri e soprattutto l'affidamento della gestione dell’immobile a un’associazione o una cooperativa.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Lo sa benissimo il presidente del Municipio 2, Andrea Dammacco. «Ci sono almeno due ulteriori passaggi che dovremmo fare prima di poter aprire la biblioteca al pubblico – spiega -. Primo, bisognerà che la Ripartizione patrimonio del Comune si prenda in carico l'immobile, modificando la variazione d'uso da mercato a biblioteca. Successivamente che l’edificio sia dichiarato di "interesse municipale" in modo tale da affidarne la gestione appunto al Municipio, affidandogli le necessarie risorse economiche, che stimo in circa 30-40mila euro all'anno».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Insomma, se sarà davvero rispettata la consegna del 29 settembre, tra collaudi e autorizzazione Asl e comunali, arriveremo probabilmente entro l'anno ad avere un contenitore bello e pronto, ma che resterebbe chiuso, in attesa che l'amministrazione comunale metta a bilancio il nuovo capitolo di spesa, che parta la gara di appalto per l'affidamento della gestione e che magari finalmente il Comune assuma un bibliotecario e altre figure professionali che possano mettere in rete il patrimonio librario di tutte le biblioteche di quartiere.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Perché ci sia una biblioteca funzionante non basta ottenere soldi regionali per recuperare un vecchio locale e metterci dei libri. Bisogna avere il coraggio di investire sul futuro convincendosi che le biblioteche non sono un inutile e anacronistico lusso intellettuale, ma un importante presidio socio-culturale per i vari quartieri. Per cominciare basterebbe frequentarle più spesso e capire che biblioteca e libreria, malgrado l'affinità terminologica, non sono la stessa cosa.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

(Vedi galleria fotografica)


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