di Cassandra Capriati

Imparare a camminare sui tacchi: «Per liberare la propria femminilità»
LIVORNO - Professione: insegnante di camminata sui tacchi. Può sembrare singolare, ma questo è il mestiere svolto dalla 39enne livornese Veronica Benini, che dopo anni di lavoro in Francia come architetto ha deciso di abbandonare quella vita per trasformare la propria passione per i tacchi in un impiego a tempo pieno. È nata così la Stiletto Academy, la prima associazione che oltre ad insegnare alle donne come camminare con dodici centimetri ai piedi, vuole anche aiutarle a riscoprire la propria femminilità. Non solo apparenza quindi, ma come dice l’insegnante: «Un modo per ritrovare la fiducia in se stesse». (Vedi foto galleria)

Quando Veronica intorno ai 30 anni ha scoperto di avere problemi di sterilità, si è aggrappata a quelli che erano appunto i simboli per eccellenza delle femminilità: i tacchi, i rossetti, le gonne. Un attaccamento a cose superficiali che però come lei stessa afferma l’hanno portata a compiere un viaggio di esplorazione di sé e a comprendere che «si può essere donna anche senza poter avere figli».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

E a quanto pare sono tante le donne che hanno bisogno di ritrovare la propria femminilità, anche se per motivi diversi da quelli di Veronica. Ad esempio, in molte sentono di non poter esprimere il proprio “essere donna” in un ambiente duro e competitivo come quello del mondo del lavoro, dove spesso ci si sente costrette a “maschilizzarsi” per essere prese sul serio. Questo si riflette sicuramente sull’aspetto esteriore: scarpe basse, capelli legati, pantaloni: è come se si reprimesse una parte di sé. Tutto ciò può portare ad avere delle ripercussioni sul proprio stato d’animo, sul proprio modo di essere e alla fine magari anche sullo stesso lavoro.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Quindi utilizzare i tacchi diventa il mezzo per esaltare il proprio lato femminile e riscoprirsi. «Sono molte le ragazze che dopo il corso mi vengono a ringraziare, affermando di sentirsi diverse o di aver ricevuto una “botta” di autostima», asserisce Veronica.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Certo, poi non basta indossarli i tacchi, ma bisogna anche riuscire a incedere con scarpe così alte. Mica è facile. «Di solito si è molto goffi quando si cammina su tanti centimetri – spiega Veronica -, questo perché molte donne pensano che possono camminare come sempre hanno fatto, anche se indossano dei tacchi. Ma chiaramente non è così, va cambiata completamente la postura».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Normalmente la parte del piede che tocca per prima per terra quando si passeggia è il tallone, sul quale si appoggia la maggior parte del peso del corpo, mentre le ginocchia svolgono la funzione di ammortizzatori. Una volta che vengono indossate le scarpe col tacco, il naturale equilibrio del corpo viene sconvolto: sono le dita e i metatarso a entrare in contatto con il suolo per primi, vi è quindi una differente distribuzione del peso.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Per cercare di mantenere l’equilibrio vi è solitamente la tendenza a spostare il proprio baricentro in avanti e a piegare molto le ginocchia – avvisa l’insegnante -. Il risultato però sarà un incedere poco elegante che ricorda molto quello di un dinosauro e se a tutto ciò si aggiunge anche un andamento ritmico della testa che ondeggia ripetutamente avanti e indietro, sembrerà di veder camminare un piccione».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Occorre quindi rivedere la naturale dinamica di camminata e imparare a utilizzare il bacino per incedere in maniera aggraziata sui tacchi. Tutto ciò viene insegnato da Veronica, che tra l’altro il 4 luglio sarà a Bari per un evento pubblico e gratuito. «Dopo ore di teoria e pratica alla fine delle mie lezioni invito le ragazze  a sfilare davanti a tutte – conclude Veronica – e in quel momento vedo finalmente liberarsi la femminilità di ognuna di loro ». E così le donne, da piccioni, diventano farfalle.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

(Vedi galleria fotografica)


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  • Viria Viria - Ebbè, si, una che indossa: “scarpe basse, capelli legati e pantaloni” non è una donna, ma direttamente un uomo, o certo una donna con gravi crisi d'autostima, mi sembra logico.
  • Avia - Lei e stupenda in tutti i sensi il sito e stupendo e io adoro queste tipologie di scarpe buona giornata


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