di Valeria Quarto

Come in ''Colpa delle stelle'': Laura e Diego, insieme nonostante il cancro
TRANI - «L’amore è mantenere lo stesso la promessa». La frase è tratta dal libro e dall’omonimo film di successo “Colpa delle stelle” che ha emozionato milioni di persone. Parla di Hazel e Gus: entrambi malati di cancro si incontrano e si innamorano, nonostante il peso della malattia incomba sulla vita di entrambi. Una storia “incredibile”: chi si metterebbe mai insieme a una persona che potrebbe morire da un momento all’altro? La vita non è certo un film. Il cancro è una cosa reale, concreta e l’amore al contrario è fin troppo “evanescente” per poter resistere alla malattia.  

Questo in teoria. Perché spesso la vita ci sorprende e ci regala storie che superano qualsiasi sceneggiatura cinematografica. A Trani vivono Diego e Laura (vedi foto). Lui ventenne, lei 22enne: fanno coppia fissa da 3 anni e sono innamoratissimi, nonostante da un anno e mezzo Diego abbia scoperto di essere malato. Gli hanno diagnosticato il medulloblastoma, un tumore cerebrale. Ma Laura non si è allontanata da lui, non gli ha voltato le spalle. Sapeva che da un certo momento in poi avrebbe affrontato l’ansia, la tristezza, la paura, eppure ha deciso di rimanere insieme al suo ragazzo, combattendo accanto a lui.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Abbiamo incontrato i due ragazzi e ci siamo fatti raccontare la loro storia d’amore, nella speranza che possa essere d’esempio per tanti giovani che affrontano la vita con troppa superficialità.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Non ci siamo conosciuti in maniera eclatante, avevamo degli amici in comune e abbiamo cominciato ad uscire con la stessa comitiva». Con gli occhi sorridenti e una voce che riempie il silenzio del soggiorno della casa di Diego, Laura ricorda i primi incontri con quello che sarebbe diventato il suo fidanzato. «A me è piaciuto da subito – continua -. Mi dissi “Ok, io voglio Diego”. Ma lui non mi dava alcun segnale, era sempre misterioso e faceva il tenebroso, mi confondeva». La voce del ragazzo è più profonda e calma: «Dovevo farlo, per attrarti ancora di più…». E a quanto pare la strategia funzionò. «Dopo mesi non ce l’ho più fatta – dice Laura -  dovevo dirgli quello che provavo, ma non sapevo come. Un giorno mia madre, assistendo alla mia pena, mi disse: “Laura, non preoccuparti, basta che gli scrivi un sms con tre parole, Diego mi piaci” ed è fatta. Ma non feci così, presi coraggio e mi “dichiarai” di persona, guardandolo negli occhi. E lui mi disse “e un bacio non me lo vuoi dare?”».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

In quel periodo Diego stava finendo il quinto anno di liceo classico e ricorda un po’ nostalgicamente quei tempi: «E’ stato uno dei periodi migliori della mia vita. Accanto a me avevo una ragazza che amavo, gli esami stavano proseguendo benissimo, era tutto perfetto. Ma fu proprio quell’estate che cominciò tutto. Mi sentivo debole, avevo dolori alla schiena e al coccige. Mi assalivano sempre più frequentemente dei forti mal di testa e sorsero dei preoccupanti problemi alla vista. Ma qualsiasi dottore al quale mi rivolgessi attribuiva questi sintomi allo stress».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Anzi, li attribuivano a me – riprende Laura -. Gli chiedevano: “Hai litigato con la fidanzata? Forse è per questo che hai mal di testa”. Può sembrare divertente, ma loro erano seri. E per mesi e mesi nessuno ha pensato che potesse trattarsi di quello che poi si è rivelato essere».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Un giorno mi sveglio e mi ritrovo in ospedale - continua Diego - Sono nel panico, non capisco che succede. Mi dicono che mi devono operare al cervelletto, mi tengono chiuso in una stanza da solo come se fossi in quarantena e mi chiedono tutti, continuamente, la stessa cosa: “stai bene?” No, non stavo bene, non stavo bene per niente. E non potevo vedere Laura, solo mia madre e mia sorella».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Ci volle un altro po’ di tempo prima che gli fosse diagnosticata la malattia che lo aveva colpito: il medulloblastoma. Un tumore che colpisce il sistema nervoso autonomo, che controlla funzioni come la respirazione, i riflessi, il battito cardiaco e che di solito si sviluppa attorno ai 10 anni. Difatti è un cancro che interessa soprattutto i bambini, ma in Diego è letteralmente “esploso” durante i suoi 19 anni. Ha dovuto affrontare due interventi e ora è alle prese con la chemioterapia.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Quando mi dissero che avevo un tumore, non volli conoscere altro. Non volli ascoltare né le statistiche né le probabilità  - afferma il giovane -. Preferii non sapere, seguivo le cure e basta. Mia sorella mi informò che dovevo cominciare la chemioterapia e io le chiesi se fosse come quella di cui si parla in certi film drammatici, che fa perdere i capelli e indebolisce e tutto il resto. Lei mi disse di no, che non sarebbe stata così. Ma scoprii che mi rispose in quel modo solo per non allarmarmi, perchè si trattava proprio di quello che tante volte avevo visto nei film».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Ma Laura in tutto questo periodo gli è stata accanto, imperterrita. «La prima volta che qualcuno mi disse “Laura, come sei coraggiosa”, non capivo a cosa si riferissero – sottolinea la ragazza -. Non mi è mai passato per la mente il pensiero di lasciarlo, perché avrei dovuto? Una storia può finire per incompatibilità di carattere, per tradimenti, ma non per il cancro. E’ stato tutto naturale per me, spontaneo. E’ questo l’amore, no?».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Ma Diego sa che quello che sta facendo Laura non è per niente “normale”. «Mia madre e mia sorella mi hanno sempre detto che ci sono matrimoni che finiscono per la malattia, perché non si è in grado di affrontare la situazione insieme. Per questo motivo non posso che essere grato a Laura», ammette. «Eppure ci sono stati momenti in cui ho temuto che potesse lasciarmi – continua -. Il mio aspetto fisico era cambiato, non ero più indipendente, mi serviva aiuto per tutto, anche per andare in bagno. Ma il trucco è stato quello di parlarne. Ci raccontavamo tutte le nostre paure».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Ora Diego sta un po’ meglio. «A volte riusciamo anche a fare delle piccole passeggiate  - dice Laura – e no, non mi mancano tutte le altre cose, la discoteca, i viaggi. Sono felice quando stiamo insieme, trascorriamo il tempo a casa sua a guardare film e quando il tempo lo permette e Diego è un po’ più in forma andiamo con gli amici in pizzeria. Ci divertivamo insieme prima del cancro e continuiamo a farlo anche adesso».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Diego ci parla dei suoi sogni: «Appena potrò, voglio imparare a andare in bicicletta, non l’ho mai fatto prima. Per me è anche un grande successo poter uscire e passeggiare da solo, senza qualcuno che mi sostenga. E voglio scalare una montagna. Ma non voglio imparare a nuotare, perché ho paura dell’acqua». E poi si fa più serio e guardando la sua ragazza dice: «Quello che voglio veramente è andare a vivere con Laura. Magari non staremo subito in un attico, forse la nostra prima casa sarà un sottano o una stanza vuota, ma non importa. Ci immaginiamo comunque insieme. Perché l’amore vince tutto».


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