di Salvatore Schirone

Bari, corso Cavour: tre ragazzi picchiati tra l'indifferenza dei passanti
BARI - Sabato 25 gennaio, ore 23, corso Cavour, Bari. Tre 17enni passeggiano per strada. Si tratta di due ragazze e di un giovane omosessuale. Non sanno ancora che di lì a poco saranno offesi, oltraggiati e picchiati da tre bulli, anche loro minorenni. Il tutto tra l'indifferenza dei passanti: perché nessuno interverrà per difenderli.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 
Pubblichiamo il coraggioso racconto di Emanuela, una delle vittime dell’aggressione.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 
«Capita il sabato sera di trovarsi in centro e camminare con un paio di amici sulla strada verso casa, capita anche che passi sempre qualcuno dalle strade principali del centro, corso Cavour nel mio caso. Non può capitare, invece, che per capriccio di altri, la mia vita e quella di chi era con me venga stravolta.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 
Tre ragazzini, probabilmente sedicenni, senza alcun tipo rispetto verso il prossimo, omofobi e maschilisti, ci si avvicinano. Ci rendiamo conto che il nostro amico è stato preso di mira perchè è omosessuale. Continuiamo a camminare, aumentiamo il ritmo fin quando non sento distintamente sul collo il respiro pesante di chi è fumatore. Camminiamo. Quasi iniziamo a correre. Parte il primo schiaffo al mio amico. I giovani si rendono conto che possono continuare. "L'unico ragazzo che c'è è gay e le altre due sono ragazze, abbiamo vinto!", avranno non-pensato in chissà quale non-lingua.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

 
Tornano e con loro tornano i pugni e gli schiaffi verso il mio amico. Decido di intervenire, non posso assistere senza far nulla. C'è gente che passa, ci guarda e va avanti. I passanti assistono senza far nulla. "Guarda che ti picchiamo anche se sei ragazza!" mi dice quello moro, con la faccia scura e arrabbiata, in barese. E i baresi sono uomini di parola. Parte il primo pugno, mi urta lo zigomo. Cerco di difendermi ma parte già il secondo. La mia amica è ferma, immobilizzata dal terrore. E la gente continua a passare, senza intervenire.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 
Sono le tre di notte, sono passate quasi quattro ore dal fatto e mi trovo al pronto soccorso. Mi ritorna in mente "Indignatevi", un libro di Hessel Stephane che mi era capitato qualche anno fa a scuola. Nel libro si parlava dell'indignazione come il primo passo per un vero risveglio delle coscienze, si parlava degli orrori quotidiani e dell'indifferenza comune. 
 
E io sono indignata. Ma anche spaventata. Perché la violenza fisica in Italia esiste, a Bari anche, la si incontra ovunque: nei vicoli ciechi, nelle strade buie, nei giardinetti, nei sottopassaggi ferroviari, nei parchi. Ma accanto alla violenza c'è l'omertà e il disinteresse verso il prossimo dei cittadini senza coscienza. Il danno è enorme. Nessuno di noi è mai al sicuro e comprendere questo mi terrorizza».


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  • Tiziana - non si capisce, benchè la sostanza non cambi: erano le 23,oo o le 3,oo di notte?
  • BARINEDITA - come non si capisce...le 23. Poi la ragazza dice, quando si trova in ospedale: "Sono le tre di notte, sono passate quasi quattro ore dal fatto".
  • Gea - Ma con quale professionalità scrivete "erano due ragazze e un giovane omosessuale"? Avete controllato anche l'orientamento sessuale delle ragazze? Non abbiate la presunzione di chiamarlo giornalismo, eh!
  • BARINEDITA - Cara GEA, come è scritto nell'articolo "Pubblichiamo il coraggioso racconto di Emanuela, una delle vittime dell’aggressione". Non abbiamo censurato nulla di ciò che ha detto. E poi onestamente riteniamo che che quel particolare sia importante, perchè spiega cosa ha spinto quei delinquenti a compiere violenza: l'omofobia. Ps: si, questo noi lo chiamiamo giornalismo.
  • Roberto Iavarone - Anche Bari, città Gay Friendly, non manca di cerebrolesi. Persone che credono di essere forti diventando simili agli animali (e mi spiace offendere quei poveretti), persone che additano gli omosessuali non ricordando che è ormai scienza che l'omofobia può partire proprio da una OMOSESSUALITA' REPRESSA. Non è UOMO colui che non sa parlare, non è neanche paragonabile agli animali che tra loro comunicano magnificamente: è probabilmente solo un parassita, in carico sulle spalle di quella società che guardando era COMPLICE SQUALLIDA di tanta ingiustificata violenza.... Mi piacerebbe far qualcosa per questo ragazzo...
  • alba Montagnuolo - Come sempre questi avvenimenti di grande violenza mi spaventano e mi indignano oltremodo,ma ancor più mi indigna l'idifferenza di chi ti passa accanto e fa finta di niente....avranno figli anche loro ? Sono stati figli e ragazzi anche loro ?Se accadesse a un loro parente quale sarebbe il loro comportamento ? In questo caso non si rubavano galline,si massacravano tre ragazzi inermi che l'unica loro colpa è stata quella di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato....ma cosa c'è di sbagliato nel vole passeggiare con degli amici....anche se sono gay ? Ci riteniamo migliori ? No non credo che questi egregi signori meritano più rispetto di questi ragazzi....la vigliaccheria,l'omertà,l'intolleranza sono tutte figlie dell'ignoranza.....Falconi diceva, " CHI HA PAURA MUORE OGNI GIORNO IL CORAGGIOSO MUORE UNA VOLTA !!! "
  • aiden - tanta solidarietà per le vittime dell'aggressione...ma se posso darvi un consiglio spassionato (sperando non debba servirvi in futuro) non fate scena muta.. facendovi vedere indifesi...prendete le redini della situazione....urlate...attirate l'attenzione....anche se per strada c'è un solo passante...il bullismo si sconfigge con astuzia...buona guarigione
  • ema - https://scontent-b-fra.xx.fbcdn.net/hphotos-prn1/t1/1009983_656215147758615_665113402_n.png
  • Pat - Cosa cambierebbe l'orientamento sessuale delle ragazze??quello che fa schifo e' che in questa città tutto si può fare con la complicità dei passanti strafottenti..e poi Gea leggi bene il racconto della ragazza.. I numeri , gli orari poco contano!
  • Antonella - Questo episodio non fa che dare più forza alla delinquenza e all'omofobia. Chi ha assistito e non ha fatto nulla, nemmeno una telefonata , è colpevole in egual misura e non considera che sono cose che possono capitare a tutti, anche a loro o ai loro figli.
  • CRISTINA - L'articolo è chiarissimo....siete voi che non capite!! Sottolineare il fatto che il ragazzo sia omosessuale ci fa capire cosa ha spinto i 3 ragazzi ad agire in quel modo!
  • titti - Ditemi che almeno la giustizia sta facendo qualcosa!!!
  • Alessandro - Mi sconvolge e mi fa paura ancor di più, l’indifferenza di chi, passando, osservava ed avanzava senza intervenire. Gli stupidi ci sono sempre stati, ci sono e ci saranno, ma vivere (o sopravvivere) con sepolcri imbiancati è e sarà, impresa da soli veri coraggiosi. Ci sono quartieri e zone delle città, isolate e tacciate di essere più pericolose di altre, dove dovresti avere paura solo al pensiero di doverti recare li, ma in realtà non sei al sicuro neanche tra le strade che conosci e dove hai vissuto e dove credi di poter vivere tranquillo se c’è altra “bella gente” che cammina insieme a te. Quella stessa “bella gente” che ti volta le spalle e ti lascia morire nel momento di difficoltà. Emi, non temere, non siamo tutti uguali !!!
  • BARINEDITA - Sì, TITTI. I ragazzi hanno fatto denuncia, ma solo perchè aiutati da noi. Solo allora le massime autorità della città in maniera di Giustizia si sono mosse (e dobbiamo dire con molta solerzia). Prima invano si era tentato di accedere al video filmato da una telecamera di un negozio di Corso Cavour e invano si era tentato di sporgere denuncia contro ignoti. Poi, una volta fatto il nome della testata, è andato tutto liscio. Speriamo possa avvenire qualcosa.
  • Elis - SONO INDIGNATA. Indignata da quanto schifo possa esistere. Indignata ma soprattutto schifata. Sono schifata da quanto, al giorno d'oggi, l'omosessualità sia ancora vista sotto un'ottica dispregiativa. Sono indignata da come la gente se ne infischia nonostante a pochi passi stia succedendo un tale scempio. SONO SCHIFATA PERCHÈ ANCHE AMARE QUALCUNO È RITENUTA UNA COLPA. E sono schifata perchè a bari queste cose accandono quotidianamente e l'unico provvedimento che la città è capace di prendere è quello contro sguardi minacciosi della gente. QUESTO MI FA SCHIFO. Se confido ancora nella città, nella società, nelle autorità e nel buonsenso? NO. ASSOLUTAMENTE NO. si vergognino, e con loro tutta la città perchè anche se non agiscono concretamente, di gente che ste cose le pensa bari è piena.
  • Frank - Questo episodio deplorevole,oltre a danneggiare quel ragazzo e quelle ragazze,ha danneggiato anche la dignità e l'immagine dei Baresi ,soprattutto quelli per bene ,che si ritrovano a doversi sentire parte di una società che non funziona perchè se si arriva a questi livelli siamo tutti corresponsabili in qualche maniera.
  • michele cutrignelli - orario o non orario dell'accaduto, ma, quello piu importante e' l'indifferenza della gente a casi del genere. Il bullismo va combattuto intervenendo in casi del genere. Gay o quantaltro, non e' questo che deve far limitare la liberta di passeggiare a qualsiasi ora del giorno e della notte
  • Ryo Saeba - I passanti avrebbero solamente potuto chiamare la polizia, qualunque intervento diretto avrebbe portato alle mani, e questo sarebbe stata "Violenza su minore".
  • Francesco - ...violenze su minore: cos'è, una nuovo delitto a me ignoto? Intervenire, oltre che chiamando immediatamente le forze dell'ordine, esporrebbe l'interventore tutt'al più alla scriminante della legittima difesa. Solo che uno su mille forse sarebbe intervenuto.
  • Anto347 - Questa città: troppa violenza sporcizia materiale e morale chi può vada via
  • Gea - No, forse non è chiaro. Mi riferisco all'incipit dell'articolo "si tratta di due ragazze ed un giovane omosessuale". Ben si capisce il movente dei delinquenti dal racconto della ragazza che dice "avevamo capito che il bersaglio era il ns. Amico perché omosessuale", non era necessaria la precisazione all'inizio, perché sembra che facciate distinzione tra ragazze e ragazzi, gay ed etero. Noi non vediamo passeggiare 2 ragazze e un gay, ma 2 ragazze ed un ragazzo. O l'articolo è descritto dal punto di vista di un ignorante/omofobo/incapace a operare distinzioni?!


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