di Salvatore Schirone

A Bari c'è una cappella nascosta: quella in cui prega Nino, l'uomo che parla con Gesù
BARI – In via De Crescenzio, strada stretta tra il Cimitero, il Ponte Adriatico e le arterie del quartiere Libertà, si trova una cappella nascosta. Non è una chiesa appartenente alla Curia, ma una semplice stanza dove ogni pomeriggio alcuni fedeli si riuniscono per pregare assieme. Fin qui nulla di strano, se non fosse che il “padrone di casa” è una persona che afferma di aver visto materialmente Gesù. Proprio così: lui dice di aver conosciuto Cristo in carne ed ossa, di aver toccato il suo corpo e di continuare a vederlo ogni giorno. Lui è il “miracolato” Nino.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Parliamo di un 41enne barese con tre figli e due nipotini che di lavoro fa il magazziniere. Vive in umiltà nella casetta attigua al locale che da qualche anno ha adibito a cappella. Ed è proprio qui che lo incontriamo, al n.44 di via De Crescenzio, strada che da sempre ospita le marmerie dove si producono le lapidi delle tombe del vicino camposanto. (Vedi foto galleria)

Nino ci accoglie subito sorridente. Mette a cuccia il suo rottweiler e ci fa entrare nella stanza. Mentre veniamo accolti dal sottofondo di una musica religiosa notiamo due strette file di banchi poste davanti a un transetto di legno, oltre il quale svettano decine di grandi statue di santi, adornate di fiori profumati. Lui, corpo interamente tatuato, testa rasata, barba lunga e maglietta mimetica, ci chiede di sederci e ci racconta la sua storia, pregandoci di non fotografarlo.  

Ci parla di un passato da “sbandato”, fatto di grosse moto, vita di strada e mille “tentazioni”. «Ma non ero felice – ci confessa – sentivo un vuoto dentro che si andava sempre più ad acuire: fino a quando mia moglie decise di lasciarmi. A quel punto entrai in casa e decisi di farla finita, ma qualcosa all'ultimo momento mi fermò. Ecco, Gesù mi aveva salvato, anche se non lo capiì subito: lo compresi solo quando  avvenne il “miracolo”».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Si emoziona parlandoci di ciò che accadde il pomeriggio del 24 dicembre del 2011. «Erano le 15.35 della vigilia di Natale – ci dice mostrandoci un orologio fermo a quell’ora -. Ero qui con il mio cane, stavo male e mi rivolsi a una statuetta di Gesù Bambino bestemmiando e piangendo. Stavo quasi per gettare per terra la scultura quando il Cristo cominciò a muoversi: mi guardava, mi sorrideva. E a un certo punto sentii una presenza dietro di me. Mi girai e il Gesù della Misericordia era davanti a me, in carne ed ossa. Anche il cane lo vide e si accucciò ai suoi piedi incantato. Pensavo di essere morto, ma lui mi disse: “Non temere, tu sei mio figlio e da ora in poi qualunque cosa uscirà dalla tua bocca sarà la mia parola”».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Da allora la sua vita è cambiata. Ha messo la testa a posto e si dedica alla sua occupazione e alla famiglia. «E quando finisco di lavorare – ci confessa -  mi ritiro qui e sto con il mio “papà” (Gesù), la “mamma” (la Madonna) e mio fratello (San Michele Arcangelo), la cui statua ho posto sul davanzale della finestra». Ci indica una sedia vuota. «Lì si siede mio padre – afferma - anche ora è lì: ci sta guardando. Mi viene a trovare ogni giorno».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Un po’ interdetti gli chiediamo se la sua non possa essere una forma di autosuggestione. «No - ci risponde – io dico semplicemente la verità, quello che vedo e sento, anche se sono analfabeta». 

Nel frattempo il passaparola ha portato da Nino alcuni fedeli che lui incontra il pomeriggio dopo le 18.30 e la domenica per il rosario. Persone che vengono da lui per pregare e cercare un senso alla propria vita. «Molti si convertono, ritrovano la pace e ricevono guarigioni inspiegabili», ci spiega prima di accompagnarci gentilmente alla porta.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Lo salutiamo e riflettiamo. Da quanto dice l’uomo non accetta denaro e né ha intenzione di creare “chiese private”. Inoltre, per fugare ogni dubbio sulla natura della sua “missione”, ha impedito a sua madre di organizzare pellegrinaggi a Medjugorje, cosa che prima la donna faceva. Ha infine sottoposto il suo “dono” al discernimento di un padre spirituale, un sacerdote il cui nome vuole mantenere riservato.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Insomma Nino non sembra un “santone” in cerca di pubblicità, ma appare solo come una persona che ha perso un po’ il senso con la realtà. Un uomo la cui storia merita comunque di essere raccontata, che si creda nei miracoli o meno. 

(Vedi galleria fotografica)


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  • Annarita - Bisogna andare per credere purtroppo gli ingnoranti sono bravi solo a criticare, anch'io ero molto scettica inizialmente, mi sono state dette cose private della mia vita che sapevo solo io, quindi uno pensa e capisce tante cose man mano che ci va giorno per giorno, in gravidanza ho avuto la toxoplasmosi, una malattia che fà nascere un bambino cieco, malformato, senza una gamba e cosí via, prendevo forti antibiotici che potevano nuocere la vita di mia figlia, mi fù detto che la bambina nonché la sua nipotina desirèe sarebbe stata bene sana e salva. Mi fidai! Lasciai i medicinali e mi presi le mie responsabilità. Il 17 giugno 2017 è nata perfetta senza alcun problema! Un posto che ti fà ritrovare la pace e la serenità, sono accaduti veri miracoli, persone che si riuniscono la domenica per praticare il santo rosario e sono avvenute vere e proprie guarigioni... Noi possiamo solo testimoniare la vera realtà
  • Alessandra De Giosa - Sono andata personalmente a conoscere Nino e mi è apparso come una persona vera che vuole dare e trasmettere amore pur essendo ben agganciato alla realtà dato che ha un suo lavoro una famiglia. HO constatato personalmente che è una persona semplice che ha nello sguardo una dolcezza propria di chi è stato toccato dalla grazia non si da arie da santone ma è un uomo disponibile alla preghiera per tutti ed ad offrire il suo aiuto disinteressatamente senza alcun profitto ed infatti non vuole sentir parlare di denaro assolutamente. Andate e constaterete di persona che è un uomo davvero toccato dallo Spirito Santo. IO lo ringrazio ancora per la sua disponibilità umanità gentilezza
  • Lucia - Nino è semplicemente un uomo baciato dalla grazia di Cristo che ha scelto di condividere il dono più grande che ha potuto ricevere… L'amore di Dio. In questi anni quello che ha sempre fatto è far conoscere il volto più tenero e misericordioso di Dio. Non è un uomo da giudicare.. è un uomo da ammirare! é un uomo che ha cambiato radicalmente vita e si è messo al servizio del prossimo. Non vuole compensi, nemmeno ringraziamenti… chiede solo preghiere per i bimbi ammalati! Come non ammirare un uomo che in maniera completamente disinteressata volge il suo sguardo ai poveri , agli ammalati, a chi cerca un conforto in un mondo in cui più nessuno si preoccupa di chi gli muore affianco!!!! Non si comporta né da santone, né da esaltato , né da " distaccato dalla realtà". é un uomo semplice , umile che ha un lavoro, una famiglia e una vita assolutamente normale che insegna alla gente come amare Dio.
  • Francesco - Nino non é un santone in cerca di gloria che spilla soldi alla gente. È un uomo che davvero é stato graziato e ha voluto trasmettere tutto ció anche agli altri. Prima di conoscerlo ero scettico... Se ne sentono talmente tante! Ma conoscendolo ho capito che non si puó fare di tutta l erba un fascio... E lui è davvero una persona straordinaria! È importante aggiungere che non ha mai voluto sostituirsi alla chiesa anzi spinge la gente a frequentarla, a confessarsi e a prendere il corpo di Cristo. Inoltre tutte le statue della cappellina sono state acquisite da lui con i soldi guadagnati grazie al suo lavoro!
  • Loredana - Io e la mia famiglia lo conosciamo da più di 6 anni....noi siamo dei ragazzi come tanti che dopo i sacramenti non andavano più a messa ma grazie a Nino abbiamo scoperto un mondo dove l amore di Dio padre viene al primo posto...e se anche con tanti sacrifici abbiamo deciso di stare con Dio... Siamo testimoni di molti miracoli e abbiamo constatato personalmente che ogni parola che esce dalla sua bocca è reale...non possiamo che ringraziarlo per la amore che offre a tutti noi senza avere niente in cambio...ci chiede solo molta ma molta preghiera per i bambini e gli ammalati...trova sempre il lato bello di chiunque e noi lo amiamo per come è...umile,sincero e un padre e nonno meraviglioso..non finiremo mai di ringraziare Dio per averci messo sulla tua strada.ti amiamo fratellino.lory e Vito
  • Grazia - Frequento questo luogo ormai da anni, mi ci portò una mia amica, è fu così che da quel giorno non me ne sono più andata. Ho conosciuto nino un uomo umile, con la testa sulle spalle, che preferisce essere nascosto a differenza di molti altri che fanno queste cose a scopi lucri, lui non cerca soldi, ma preferisce una preghiera per tutti i bambini e persone malate. Avevo una forte depressione pian piano andandoci mi sentivo giorno per giorno sempre meglio. Provavo e provo tutt'ora delle sensazioni che a parole non si possono spiegare, pace, felicità,gioia e amore. Ci aiuta a percorrere la giusta strada per arrivare a Dio Padre.. Siamo diventati come una famiglia alla casa piccola di nino Grazie Dio mio per averci dato questo dono stupendo, il nostro GRANDE fratello NINO!
  • Rafael - Io ho conosciuto personalmente Nino grazie a mia sorella .Ve lo dico io che lui è stato veramente scelto da Gesù Perché lui sa cose che io non ho mai detto a nessuno e questo non può essere una coincidenza quindi per abbreviare NINO non chiede soldi ed è una bravissima persona ,quindi chi vuole venire è il benvenuto.
  • Giusi - Credete il padre celeste esiste io o visto tante cose li dentro e un luogo bellisimo nino e un dono di dio
  • Maria rosaria - Non conosco né Nino né il posto in cui vive, ma credo alla sua storia, come crederei a qualsiasi altra storia volta al bene e alla preghiera , fatto con disinteresse e nella preghiera.


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