di Ilaria Palumbo

Polignano, ''torno subito'': quella scritta misteriosa incastonata a Cala Paura
POLIGNANO A MARE – “Torno subito”: due parole che risuonano come una promessa, impresse nella roccia da oltre venticinque anni. In un angolo di Cala Paura, pittoresca insenatura di Polignano a Mare, si trova un’epigrafe nascosta e misteriosa di cui pochi conoscono l’esistenza, nonostante sia posta in uno dei luoghi più famosi del paese a sud del capoluogo. E’ in ferro battuto e recita come detto la frase “torno subito”. Ma chi l’ha incastonata lì e per quale motivo? Siamo andati a cercarla per rispondere a queste domande (vedi foto galleria).Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Per raggiungere l’insenatura imbocchiamo via San Vito, la strada litoranea che collega l’omonima frazione al centro storico di Polignano. Poco prima di arrivare al borgo abitato prendiamo sulla sinistra una viuzza che ci permette di scendere verso il mare e raggiungere la nostra destinazione. Siamo a Cala Paguro, il cui nome nel tempo è stato deformato in “paura”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

La caletta si inserisce in un panorama suggestivo. Le tipiche barche dei pescatori, colorate di verde e rosso o bianco e blu, sono ormeggiate su una spiaggia di pietre e ciottoli chiari che si stempera in un meraviglioso mare blu. Tutt’intorno sono presenti una serie di casette bianche dalle porte dipinte di azzurro, un tempo rifugio di marinai ma oggi perlopiù abbandonate dopo essere state al centro di un’inchiesta giudiziaria riguardante la loro concessione.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Scendiamo sull’arenile attraverso alcuni scalini ricavati nella pietra e andiamo alla ricerca della nostra scritta. Per scovarla ci basta scarpinare alla sinistra della spiaggia camminando su un basso muretto che costeggia la cala. Dopo qualche passo ecco lì la scritta: si trova sulla sommità di un costone di roccia ricoperto da macchia mediterranea.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Le piccole lettere, di ferro nero opaco e in stampatello maiuscolo, formano la breve frase “Torno subito”, sotto cui compare la scritta “H. Golba” e ancora più in basso un numero: 1992.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Ci chiediamo chi sia questo Golba. «E’ un artista straniero, l’autore della scritta – ci risponde il 24enne Cristian, giovane che sta passeggiando da queste parti - . Non so nulla di lui, se non che nel 1992 venne a Polignano per esporre le proprie opere in una mostra e si innamorò perdutamente della città. Quella frase secondo me racchiude la speranza di poter ritornare presto in questo luogo incantato».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

In effetti facendo una ricerca sul web scopriamo che un certo Hossein Golba, scultore iraniano, nell’estate di 26 anni fa ha visitato Polignano per partecipare a una rassegna dal titolo “Ritorno al mare”. Non ci sarebbero quindi dubbi sul chi sia l’autore di questa incisione, mentre non è ben chiaro cosa l’artista volesse comunicare. Una promessa o qualcos’altro?

«Lo so io a cosa si riferiscono quelle parole – ci confida Giovanni, un anziano pescatore  che ogni giorno viene a Cala Paura per prendere qualche pesce all’amo -. Sono state dedicate a una ragazza che frequentava la caletta ogni giorno: faceva il bagno sia in estate sia in inverno. Una volta però si tuffò e non ricomparve più».

“Torno subito” sarebbe quindi l’ultima frase pronunciata da questa sfortunata giovane, alla quale un artista proveniente da una terra lontana ha voluto dedicare un ricordo indelebile, sul mare di Polignano.

(Vedi galleria fotografica)


© RIPRODUZIONE RISERVATA Barinedita



Ilaria Palumbo
Scritto da

Lascia un commento
  • antonio - conosco quell'epitaffio, ogni giugno vado a Polignano, paese d'origine di mio padre e la sua "storia" è oramai un romanzo a soggetto ma va bene così. Purtroppo alcuni occupanti quelle bellissime costruzioni frutto di architettura spontanea da parte dei pescatori che all'epoca ne usufruivano come ricovero degli attrezzi x la pesca, sono state, non capisco come, utilizzate e ristrutturate abusivamente. Si è persino arrivati a scavare all'interno della roccia x ricavarne ulteriori vani con finestrine ben occultate che guardano la caletta. Chi ha permesso tutto ciò? come han potuto questi apportare simili "modifiche" senza che qualcuno vigilasse?
  • Tonino De Filippis - Di questa scritta ne avevo sentito parlare ma averne appreso l'intima essenza mi ha fatto un piacere enorme. Vivo a Polignano e sono nato a pochi metri dal monumento a D. Modugno, quindi a ridosso della stupenda caletta. Qui ho imparato a nuotare, forse... prima di imparare a camminare... tantissimi anni fa. Sono un insegnante in pensione e amo Polignano di un amore infinito. A Lei e al suo dialetto ho dedicato libri e poesie, pertanto apprendere storie di cui è in qualche modo protagonista m'incuriosisce e mi appassiona. Ne conosce altre? Mi farebbe molto piacere conoscerle. Magari me le racconta a viva voce nel caso le capiti di venire a Polignano. Sarò felice di omaggiarle un mio libro e magari illustrarle l'esatto toponimo della caletta. Saluti.


Powered by Netboom
BARIREPORT s.a.s., Partita IVA 07355350724
Copyright BARIREPORT s.a.s. All rights reserved - Tutte le fotografie recanti il logo di Barinedita sono state commissionate da BARIREPORT s.a.s. che ne detiene i Diritti d'Autore e sono state prodotte nell'anno 2012 e seguenti (tranne che non vi sia uno specifico anno di scatto riportato)