di Nicola Imperiale

A Bari vecchia c'è l'officina di Giovanni: l'uomo che ridà la vita ad auto e moto d'epoca
BARI – A Bari vecchia, in via Roberto il Guiscardo 3, si trova un anonimo locale con un portone di legno di colore verde. Se però avete la fortuna di trovare la porta aperta e di sbirciare all’interno, quello che apparirà ai vostri occhi sarà un vero e proprio “mondo” fatto di moto e auto d’epoca. Questo è infatti il laboratorio-officina del 69enne Giovanni Lamesta, un meccanico improvvisato specializzatosi però nella riparazione di motori e carrozzerie “vintage”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Lui tra l’altro è anche il riparatore ufficiale delle auto che partecipano al mitico Gran Premio di Bari, la rievocazione storica della gara che si tenne nel capoluogo pugliese dal 1947 al 1956.  «E’ proprio il presidente dell’Old Cars, il club che organizza la manifestazione, ad avermi messo a disposizione questo locale – ci dice Giovanni -. Mi chiedono di riparare pezzi antichi per poi esporli durante l’evento».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Figlio di un liutaio, l’artigiano è cresciuto con una grande passione per le moto e ha appreso sin dall’infanzia i segreti della lavorazione dei materiali, anche se poi di mestiere ha fatto tutt’altro: impiegato presso un’azienda farmaceutica. Ma una volta andato in pensione non ci ha pensato due volte e ha ripreso in mano il suo vecchio sogno, quello di riportare agli antichi splendori motori di 40-50-60 anni fa. (Vedi foto galleria)


«Non lavoro per il pubblico, mi limito a rimettere in piedi i mezzi di qualche amico e come detto dei membri dell’Old Cars», ci dice mentre ci mostra una Lancia Fulvia Rally 1.3 del 69 grigia metallizzata commissionatagli proprio dal club. La parte esterna della macchina è stata quasi del tutto ripristinata e il motore è stato completamente ripulito dalla ruggine e dai segni del tempo. Rimane solo da finire gli interni, ma Giovanni non pare preoccupato. «Non ho orari, vado e vengo quando voglio», afferma risoluto.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

L’uomo ci guida all’interno del suo covo. Ammiriamo un’Agusta MV 350 del 76 rosso che Giovanni considera il suo “gioiellino”. Accanto si trova una Aermacchi Harley Davidson verde e nera del 1974 e poco distante un'altra Agusta MV, ma molto più antica della prima: è un modello 235 degli anni 60, anche questa completamente rimessa a nuovo.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Eppure anche l’artigiano ha un suo lavoro incompiuto: una Tornado cars Typhoon del 60. «Doveva essere la prima e invece sarà l’ultima - ci dice mentre accarezza la scocca dell’auto di colore verde -. Ho dovuto aggiustare altre auto per il club e ha dovuto aspettare. È qui ormai da un paio d’anni, ma tranquilli, riuscirò a rimetterla in sesto: è troppo bella per rimanere chiusa in un’officina».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

(Vedi galleria fotografica)


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