di Angela Pacucci

Valenzano, la chiesa è in un supermercato: «Pericolosa, scomoda e rumorosa»
VALENZANO - Nessun campanile, nessuna scalinata, niente sculture o decorazioni, solo una grande croce illuminata a neon che campeggia sul tetto. Quella di cui stiamo parlando è una chiesa “adattata”, nata nel 1995 lì dove sarebbe dovuto sorgere un supermercato e quindi creata in una struttura non proprio consona alle funzioni liturgiche. Con tutti i problemi che ciò comporta.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Si trova a Valenzano in zona Le Lamie, precisamente in via Tommaso Fiore e prende il nome da San Lorenzo Diacono e Martire. Siamo andati a darle un’occhiata. (Vedi foto galleria)

La chiesa si presenta su un basso piano ricoperto di mattoncini rossi e sul quale si aprono grandi vetrine che facilmente confonderemmo con quelle di un negozio. Varcato il “portone” si entra direttamente nella chiesa: una stanza in cui sono presenti file di banchi di legno che ospitano i fedeli, con decorazioni dorate che brillano intorno all'altare.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Oltre al luogo dove si celebra la messa, sono presenti anche un ufficio del parroco più un’aula adibita a cinema e teatro e due stanzette per il catechismo, queste ultime tre poste in uno scantinato, senza uscita d’emergenza. Per arrivarci occorre percorrere un lungo e stretto corridoio con mattoni a vista e poi scendere per una scala in ferro.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Questa chiesa  - si lamenta il parroco don Mimmo Frappampina -  è pericolosa, scomoda, calda d’estate e fredda d’inverno, oltre a essere molto rumorosa visto che celebriamo la messa quasi sul ciglio della strada, da cui ci distanzia un marciapiede largo poco più di un metro».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Nel 2009 sembrava che la comunità avesse trovato un’area incolta su cui costruire una vera chiesa, ma dopo festeggiamenti e benedizione del suolo, è arrivata la doccia fredda: in quel posto non si sarebbe potuto costruire, perché sorgeva nelle vicinanze di una lama.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

A quel punto i fedeli si sono rimboccati le maniche per migliorare la parrocchia. «Siamo stati noi a creare delle altre stanze e a posizionare la scala – ci racconta la parrocchiana Grazia -. Prima c’era solo l’aula in cui si celebrava la messa, perlopiù spoglia, senza alcuna decorazione, solo con i banchi e il crocifisso».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Non ci resta che sperare in una sistemazione più consona – conclude don Mimmo -. Nel frattempo siamo bloccati qui, in affitto. Ma nonostante tutto non ci abbattiamo, cerchiamo di fare il possibile per tener viva l'anima dei fedeli in questo supermercato».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

(Vedi galleria fotografica)


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  • Patrizia Schettini-Natrella - Dove non hanno costruito la chiesa hanno poi tirato su case e ville... coincidenza?


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