di Stefania Buono

Alle partite vestiti da galletto: Donato e Giuseppe, le mascotte del San Nicola
BARI - Chi frequenta lo stadio San Nicola avrà sicuramente notato fra gli spalti due personaggi particolari. Si tratta di due tifosi che da quando è terminata l’era Matarrese hanno iniziato a incitare la squadra con indosso non semplicemente sciarpe, maglie o felpe biancorosse, bensì un vero e proprio costume da “galletto”, il simbolo del Bari. (Vedi foto galleria)

Le simpatiche “mascotte” si chiamano Donato Petrosini e Giuseppe Vincotto, ma ormai sono considerati da tutti rispettivamente “il gallo della Curva Nord” e “il gallo della Curva Sud”. Sono amici, anche se data la differenza di età potrebbero sembrare più che altro padre e figlio: il primo ha 63 anni ed è il proprietario di una pizzeria, il secondo ha 32 anni e lavora come cameriere.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

L’idea è partita da Donato un anno e mezzo fa. «Dopo essere stato abbonato per moltissimi anni ricavando parecchie delusioni –ricorda Petrosini - mi ero ripromesso di non frequentare più lo stadio finché fosse rimasta la vecchia presidenza. Ma appena le cose cambiarono con l’annunciato addio dei Matarrese, ritornai in curva nord. Era in atto un grande cambiamento, attorno alla squadra c’era un clima positivo e ogni tifoso doveva contribuire con entusiasmo alla rivoluzione in atto. Io decisi però di farlo in maniera originale: mi ricordai di un vecchio costume da gallo comprato a carnevale tanti anni prima in un negozio di Milano, che pagai 600 mila lire. Il galletto è il simbolo del Bari e il vestirmi in questo modo poteva essere un buon modo per incitare la squadra. Così superai la vergogna e la paura, presi coraggio e lo indossai allo stadio, in occasione della partita contro il Novara, che vincemmo 4 a 1».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 
E fin da subito i tifosi accolsero benissimo la sua iniziativa. «In molti non mi diedero nemmeno il tempo di sedermi sui seggiolini – racconta  Donato-. Volevano una foto assieme a me e non parlo di bambini, ma di adulti dei gruppi organizzati e non. Viste le reazioni così positive capii che quel travestimento non poteva essere utilizzato solo per una volta e così decisi che da quel momento in poi mi avrebbe sempre accompagnato allo stadio».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 
Qualche mese dopo Donato ricevette una telefonata dal suo amico Giuseppe, gli chiedeva dove poteva comprare un costume simile al suo, perché avrebbe voluto portare il “galletto” anche in curva sud. Donato così gliene procurò uno (al prezzo di 200 euro), facendo la felicità del suo “collega” tifoso.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Apprezzai molto l’idea di Donato, tanto da volerla emulare – ci dice Giuseppe -. Sin da piccolo il disegno del galletto sugli striscioni degli Ultras Curva Nord mi ha sempre affascinato e così dalla partita contro il Frosinone dello scorso anno, ho iniziato a travestirmi anch’io, però in curva sud. La sud è sempre stata meno numerosa e calorosa della nord, ma la mia presenza sta rallegrando un bel po’ gli spettatori, in particolare i bambini».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

 
Il costume di Giuseppe e quello di Donato si distinguono solo per qualche particolare. Le scarpe a forma di zampa di gallina del primo sono di colore rosso con gli artigli di un giallo chiaro, mentre quelle del secondo sono gialle con gli artigli neri. In più il becco della maschera del “galletto della nord” è più grosso e pronunciato di quello della sud.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 
I due galli sono diventati dei veri e propri punti di riferimento per la tifoseria biancorossa. E infatti ormai ogni occasione è buona per indossare i costumi, non solo durante la partita allo stadio. Giuseppe ad esempio ha partecipato al video musicale di una canzone dedicata al Bari (“la Bari Alé” di Nilo) e ha preso parte come ospite a un torneo di beneficenza con ex giocatori biancorossi. In più ha addirittura aperto una pagina Facebook chiamata “il gallo della curva sud” che ad oggi conta un centinaio di “fan”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 
Il gallo della Nord è invece stato ospite durante la presentazione delle maglie di quest’anno e ha recitato nel film di Mario Bucci “Una meravigliosa stagione fallimentare”, di cui ricorda soprattutto il caldo insopportabile nei giorni delle riprese.  «C’erano 40 gradi e il costume pesante di certo non mi aiutava, perciò inevitabilmente mi bagnai di sudore - spiega Donato-. Avviene anche allo stadio quando il tempo è buono, ma cerco di non pensarci e resisto mentre tifo per i biancorossi».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 
Nessuno dei due galletti però è mai riuscito ad oltrepassare gli spalti e a seguire un match da bordocampo, come fanno ad esempio le mascotte statunitensi del football americano. «Una volta chiesi al presidente Paparesta se fosse possibile farlo, ma mi rispose che non si poteva per questioni di marketing», ci dice un po’ deluso Giuseppe.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 
Donato ha indossato il costume durante la festa di San Nicola di quest’anno. «Il primo giorno andai vestito normalmente - – ci racconta- e mentre camminavo notavo che qualcuno della curva nord che conosceva il mio viso mi indicava spiegando agli amici che ero io “il galletto”. Così mi venne l’idea il giorno dopo di andare per le strade del centro di Bari vestito come se dovessi andare allo stadio. Ne ricavai tanti selfie e molte birre offerte. Inutile dire che tornai a casa un po’ brillo».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

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