di Vito De Tullio

I progetti ''.Teens'': lavorare per le aziende seduti sui banchi di scuola
BARI – Lavorare per un’impresa stando seduti su un banco di scuola. E’ ciò che sta avvenendo in alcune scuole superiori di Bari e provincia, dove più duecento ragazzi sono impegnati in vari progetti che una volta ultimati saranno sottoposti al vaglio di aziende che potrebbero utilizzare le idee degli studenti per la propria attività. Un modo quindi per fare entrare subito in contatti giovani di 16-17 anni con il mondo del lavoro.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Per fare questo sono affiancati da “trainer”: studenti universitari o giovani che hanno da poco concluso il proprio percorso di studio. Trainer che sono selezionati dall’impresa sociale Igs e pagati con le risorse raccolte dal fondo Students Lab (gestito dall’associazione no profit Students Lab) al quale contribuiscono gli imprenditori che decidono scommettere sugli studenti.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

I laboratori d’impresa sono, a tutti gli effetti, delle mini-imprese, che realizzano prodotti o servizi reali. Gli studenti sono responsabili di tutti gli aspetti di sviluppo e gestione della loro impresa, nel quadro di una struttura organizzativa che riproduce le funzioni, i processi e gli obiettivi di un’impresa vera.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

A Bari sono diverse gli istituti che hanno aderito al progetto. Tra queste ci sono il Gorjux, il Tridente, il Calamandrei, il Maiorana ai quali si aggiungono il liceo Cagnazzi di Altamura e l'istituto Leonardo Da Vinci di Fasano.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Students Lab è un laboratorio che regala non solo una vasta conoscenza a livello di strategie di marketing, ma soprattutto ci sta dando la possibilità di avere veri e propri contatti con le aziende – afferma Ilaria, studentessa del Gorjux - . Finalmente possiamo comprendere in modo concreto cosa ci aspetterà fuori una volta che avremo concluso il nostro percorso scolastico». Ilaria sta lavorando al programma ".com Teens" che prevede la costituzione da parte dei ragazzi di una vera e propria agenzia che ha lo scopo di realizzare un piano di comunicazione aziendale completo e dettagliato per un cliente. Tra l’altro i ragazzi tramite i principali social network sponsorizzano l'immagine dell'azienda e scrivono post e articoli di giornale per incrementare la visibilità commerciale del loro cliente.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Allo stesso progetto stanno partecipando alcune studentesse del Liceo Cagnazzi di Altamura (nella foto). «Come nome per la nostra agenzia di comunicazione – ci dice Silvia, della 3A -  abbiamo pensato a “Creative Communication”. Subito dopo ci siamo suddivisi i ruoli dell’organigramma aziendale in base alle nostre capacità. Adesso stiamo lavorando per lo spot che sponsorizzerà la nostra agenzia e contemporaneamente stiamo raccogliendo idee per pubblicizzare la nostra azienda cliente. Durante il percorso delle nostre lezioni, abbiamo incontrato l'azienda: è stato molto interessante visto che ci ha fornito nuovi spunti e molte informazioni per svolgere al meglio il nostro lavoro».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Gli altri percorsi dei programmi Students Lab sono denominati ".biz Teens" e “.teck Teens”. Gli studenti danno vita a una vera e propria impresa, ideando una business idea, raccogliendo un capitale sociale, assumendo le cariche sociali, elaborando il business plan, realizzando concretamente prodotti o servizi reali.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Tramite la nostra “azienda” – ci raccontano Carmen e Marta, dell'istituto Tridente di Bari -  stiamo creando un fumetto dal titolo “Why Man”. Il protagonista è un ragazzo che si chiede sempre perché il mondo sia pieno di problemi che potrebbero essere risolti, e decide di aiutare le persone grazie al suo superpotere: leggere nel pensiero della gente». Sempre al Tridente, i ragazzi della 5D stanno creando un progetto dal nome "Yourumbrella", ossia un guanto termoisolante da attaccare agli ombrelli in modo da dare la possibilità a chi si trova sotto la pioggia di non bagnarsi la mano e non sentire freddo.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Questi progetti culmineranno anche in un concorso che si svolgerà presso un centro commerciale di Triggiano, dove il 23 e il 24 aprile tutti gli studenti mostreranno il proprio lavoro ad una giuria di esperti che li valuterà e deciderà quale di essi potrà confrontarsi con quelli ideati dagli altri studenti italiani.


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  • FILIPPO - che bello lavorare seduti SUI banchi di scuola. Le sedie le hanno buttate? Bari Inedita colpisce ancora.... ma i giornalisti li prendete da dove? cg
  • BARINEDITA - Caro Filippo, abbiamo pubblicato il suo commento solo perchè non è giusto lasciare persone nell'ignoranza. Allora...intanto noi non siamo Bari Inedita, ma Barinedita. Sarebbe come chiamare lei Fil Ippo e poi "sui banchi di scuola" è un'espressione che viene da sempre usata da scrittori, giornalisti, musicisti...possiamo definirla una licenza poetica. Provi a scrivere "sui banchi di scuola" su google e vedrà che l'espressione è usata universalmente. C'è addirittura un sito che si chiama così. Cordiali saluti.


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