di Nicola Paparella

Diodato a Bari dopo Sanremo: personalità e malinconia nel solco di Negramaro e Modà
BARI – Il cantautore Antonio Diodato (vedi foto galleria) è stato protagonista venerdì 18 aprile della rassegna “Fuori tempo”, organizzata da Area metropolitana e dall'Arci Tressette di Giovinazzo nel teatro Kismet di Bari.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Il 32enne, nato ad Aosta, ma tarantino d'adozione, si è presentato timidamente sul palco davanti a 200 spettatori, ma con il procedere dello spettacolo si è pian piano “acceso”, mostrando quella sicurezza mostrata sul palco di Sanremo, dove il cantautore aveva presentato il brano "Babilonia", grazie al quale aveva conquistato il secondo posto tra le nuove proposte.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Accompagnato da Alessandro Pizzonia alla batteria, Danilo Bigioni al basso, Daniele Fiaschi alla chitarra e Duilio Galioto alle tastiere, Diodato in un’ora e mezza di concerto ha presentato tutti i suoi brani più conosciuti: da "E non so neanche tu chi sei" a "Ubriaco", dalla già citata “Babilonia” a "E forse sono pazzo”, la canzone che dà il nome al tour e al suo ultimo album.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Tutti brani ben suonati, che però poco si sono discostati dai pezzi registrati in studio. Sporadici ma graditi i fraseggi del chitarrista Daniele Fiaschi, poche ed essenziali le note di piano. In fondo ci troviamo di fronte ad un gruppo pop-rock di stampo decisamente italiano, che segue il filone musicale a cui ci hanno abituato i vari Negramaro e Modà, sebbene il cantautore si dichiari ispirato dalla scena britannica.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Diodato, che canta e suona la chitarra, ha dimostrato comunque di avere personalità, esibendo una voce pulita, potente, con una forte vena melodica e a tratti malinconica.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Interessante infine la scelta delle cover: “Ciao ciao bambina” di Domenico Modugno, “Amore che vieni, amore che vai” di De Andrè e “Across the universe” dei Beatles. I suoi modelli il cantante “tarantino” se li è scelti bene, non c’è che dire. 

"Babilonia", il brano di Diodato presentato a Sanremo:



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