di Barinedita

Bitetto, lettera aperta del sindaco. «Ma il giornalismo parla di fatti, non di progetti»
Pubblichiamo la lettera aperta inviataci da Fiorenza Pascazio, sindaco di Bitetto, alla quale abbiamo risposto in calce. Si fa riferimento all'articolo pubblicato da Barinedita riguardante due grandi parchi abbandonati situati nel territorio di Bitetto.

Gentilissimo Direttore,

Io comprendo che nel peculiare momento storico che ci troviamo a vivere, in questa nostra società “superinformata” e autoreferenziale, la verità interessa davvero a pochi e che una notizia cattiva fa vendere sempre di più di una buona. Ma questo non può e non deve essere una giustificazione per stravolgere la realtà e compromettere il diritto all’informazione, di tutti i cittadini, sancito anche nella nostra carta costituzionale.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Chi ha redatto l’articolo mi ha chiamata per ben due volte e per due volte ho risposto a tutte le domande, fornendo un quadro chiaro, obiettivo e ben circostanziato dell’intera vicenda; ho fornito non solo la cronistoria dei due parchi in questione, ma anche e soprattutto la prospettiva. Ho illustrato tutto il lungo e delicato lavoro messo in campo per trovare una soluzione a quello stato di degrado e abbandono e l’articolato iter procedimentale avviato per restituire vitalità ai parchi e farli diventare una grande occasione per tutti i cittadini, non solo di Bitetto. Ho spiegato come il giusto inquadramento di qualsivoglia ipotesi risolutoria per il Parco Mater Domini non possa essere ristretto nei confini locali ma abbia trovato - già trovato – una più opportuna dimensione metropolitana e regionale e come l’interlocuzione con gli Enti sovraordinati sia già a buon punto. Ho parlato delle progettualità avviate, della chiara posizione strategica che i Parchi di Bitetto assumono nella dimensione metropolitana e regionale del sistema delle lame…. del grande progetto di mobilità sostenibile che collegherà i due parchi cittadini ad un grande sistema di piste ciclabili a regia metropolitana…  Ma di tutto ciò, neanche UNA SOLA parola.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Per questo Le scrivo, Gentile Direttore, nella speranza che lei possa condividere con me il valore intrinseco dell’Informazione e non fermarsi soltanto alla sua portata merceologica o, peggio ancora, alla deriva populistica e demagogica che imprigiona in via sempre crescente il comune sentire della pubblica opinione.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Confido, dunque, nella Sua comprensione e mi auguro, almeno per il futuro, che si possa legittimamente sperare, quando si è contattati da un giornalista, di trovare nell’articolo un po’ più di verità, un po’ più di buona informazione e, perché no, anche un po’ di sano ottimismo verso le “buone notizie” e verso chi, ogni giorno, dedica la propria vita a risolvere i problemi e far crescere le Comunità.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Fiorenza Pascazio
Sindaco di Bitetto


Gentile sindaco, in una società poco informata come la nostra, dove la politica è solita avvalersi della stampa per mettere in risalto proposte e “desideri”, Barinedita ha deciso di andare controcorrente. Noi non parliamo mai di progetti, perché per esperienza sappiamo che nel 90 per cento dei casi quegli stessi progetti non andranno a buon fine.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

La politica spesso annuncia ma poi non realizza, purtroppo. E i giornalisti spesso pubblicano l’annuncio senza poi andare a verificare se la cosa sia stata fatta o meno.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

La “buona” informazione è quella che parla di fatti non di “parole”. Per questo saremo lieti di pubblicare l’eventuale notizia dell’apertura dei parchi in questione, ma fin quando i parchi non apriranno non potremo mai dare spazio a “ottimistiche” previsioni. E questo per rispetto nei confronti di chi ci legge.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Non vediamo l’ora di ricevere il suo messaggio che ci annuncia la “notizia” e in quel caso ne daremo ampio e dovuto risalto.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Marco Montrone
Direttore responsabile di Barinedita 


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  • Onofrio Damone - Gentilissimo Direttore, dopo aver letto l'articolo di Ilaria Palumbo del 18 Aprile 2018 relativo ai due parchi di Bitetto, in un primo momento, ero stato tentato dal dare un contributo alla ricostruzione della vicenda; mentre in un secondo momento ho rinunciato ritenendo che spettasse all'Amministrazione in carica dare i dovuti chiarimenti e risposte. Successivamente ho letto la lettera aperta del Sindaco di Bitetto che al posto di dare risposte, si lancia in proclami di progetti futuri come suo solito. A questo punto nella qualità di ex Vice Presidente del Consiglio Comunale di Bitetto durante il mandato Occhiogrosso, ritengo opportuno dare il mio contributo per ricostruire i fatti nella loro verità amministrativa. Analizziamo prima il Parco Mater Domini. Su questo parco bisogna evidenziare innanzitutto che con l'Amministrazione Paladino si generò un contenzioso con la ditta che aveva realizzato i lavori e, quindi, sin dal 2000 il Comune era bloccato da questo contenzioso in essere. L'Amministrazione Occhiogrosso ha lavorato su questo parco in due direzioni. Da un lato durante la conferenza di servizio tenutasi nei primi tre mesi dell'anno 2012 con l'Assessore Regionale Barbanente, sono state migliorate alcune norme sotto il profilo urbanistico per una migliore utilizzazione anche dei manufatti esistenti. Queste norme sono state recepite nel PUG nel momento in cui la Giunta Regionale in data 9 maggio 2012 lo ha approvato definitivamente. Dall'altro lato, l'Amministrazione Occhiogrosso, consapevole che nessun tipo di utilizzazione sarebbe stata possibile fino a quando continuava ad esistere il contenzioso sorto con l'Amministrazione Paladino, sin dal primo anno di insediamento ha lavorato incessantemente per dare soluzione al suddetto contenzioso. Finalmente in data 20 dicembre 2013 grazie al lavoro di tre anni, l'Amministrazione porta in Consiglio e approva la proposta di chiusura di contenzioso (vedi Deliberazione di Consiglio Comunale n. 42/2013). Dal mese di gennaio 2014 quindi l'Amministrazione Occhiogrosso tenendo conto delle norme migliorative relative al Parco Mater Domini introdotte nel PUG approvato dalla Giunta Regionale in data 9 maggio 2012 e sulla base della soluzione data al suddetto contenzioso, apre una nuova pagina in prospettiva per il futuro del Parco Mater Domini. In effetti nei primi mesi del 2014 si tennero incontri con l'Architetto Fuzio al fine di individuare la giusta soluzione per proiettarsi verso l'affidamento a terzi della gestione del Parco Mater Domini. Questi i fatti dal 2011 al 2014 inerenti il Parco Mater Domini. Purtroppo mentre si elaborava l'iter per l'affidamento a terzi del Parco Mater Domini, cade l'Amministrazione Occhiogrosso. Infatti da ottobre del 2014 l'Amministrazione passava nelle mani del Commissario Prefettizio, mentre, da maggio 2015, la materia diveniva di competenza della nuova Amministrazione Pascazio dalla quale si attendono ulteriori sviluppi da circa tre anni. Analizziamo adesso il Parco Tre Ponti. Sul Parco Tre Ponti due sono i risultati tangibili dell'Amministrazione Occhiogrosso in carica dal 2011 al 2014. Innanzitutto va evidenziato l'ottenimento del finanziamento per il rafforzamento delle strutture comunali di protezione civile, con l'acquisto di un automezzo attrezzato con il modulo antincendio e di una stazione satellitare di monitoraggio idro-pluviometrico per la gestione delle emergenze con avviso di criticità sotto il profilo idraulico ed idrogeologico di € 70.000,00 (vedi Delibera di Giunta n. 75 del 21 giugno 2012). Questo primo risultato era in linea con l'idea di utilizzare il Parco Tre Ponti per sagre, eventi e spettacoli sotto la responsabilità del Capo della Protezione Civile che a livello comunale, in tutti i Comuni d'Italia, è il Sindaco stesso. In effetti il suddetto finanziamento ricevuto dalla Regione serviva al Sindaco, al Comandante della Polizia Municipale e all'intero COC (Centro Operativo Comunale di Protezione Civile) per poter utilizzare il suddetto parco nella consapevolezza che bisognava tener conto del fatto che lo stesso è attraversato dal canale Lamasinata e quindi era necessario conoscere in tempo reale le allerte metereologiche. Pertanto grazie a questa stazione satellitare si è potuto tenere aperto il Parco Tre Ponti per diverso tempo. La prospettiva era però quella di affidare la gestione del Parco Tre Ponti mediante concessione a terzi da individuarsi tramite selezione pubblica. Prima però di affidare a terzi la gestione del parco l'Amministrazione aveva deciso di ristrutturare ed ampliare i manufatti esistenti nel parco. A tal fine veniva in soccorso il secondo risultato ottenuto. Durante il mandato Occhiogrosso è stato chiesto ed ottenuto tramite il Piano Sociale di Zona un finanziamento per la ristrutturazione della casa esistente sul costone del Parco Tre Ponti per destinarla a Centro Sociale Polivalente e l'allestimento di una nuova aula per attività collettive polifunzionali per un importo complessivo di € 450.000,00 (fondi europei erogati dalla Regione Puglia tramite il Piano Sociale di Zona). Il suddetto progetto viene presentato per la prima volta dal Rappresentante del Comune di Bitetto in seno al Coordinamento Istituzionale del Piano Sociale di Zona – Ambito dei Comuni di Modugno – Bitetto – Bitritto nel verbale di Deliberazione n. 4 del 5 aprile 2012 con il quale si dava atto di indirizzo al Responsabile dell'Ufficio di Piano per la predisposizione dell'avviso pubblico interno rivolto ai comuni associati. Il Responsabile emetteva e pubblicava l'avviso pubblico in data 23 aprile 2012. In data 9 maggio 2012 il Sindaco Occhiogrosso con nota sindacale invitava il Responsabile del Settore Tecnico Comunale a procedere alla redazione dell'apposito studio di fattibilità del Centro Socio Educativo da realizzare all'interno del Parco Tre Ponti. Il suddetto studio di fattibilità in data 19 febbraio 2013 con verbale n. 3 del Coordinamento Istituzionale dello stesso Piano d'Ambito è stato ritenuto rispondente agli obiettivi del Piano Sociale di Zona. In data 5 luglio 2013 con prot. n. 5201 il Sindaco di Bitetto Occhiogrosso invitava il RUP a provvedere alla predisposizione della progettazione definitiva ed esecutiva. In data 31 ottobre 2013 il Responsabile del Settore Tecnico ed Urbanistico del Comune di Bitetto Ing. Giuseppe Sangirardi con Determinazione n. 124 procedeva all'affidamento dell'incarico della redazione della progettazione definitiva ed esecutiva all'Ing. Nicola Stefanelli. Con nota prot. 2724 del 26 marzo 2014 il tecnico incaricato Ing. Nicola Stefanelli trasmetteva in duplice copia gli elaborati del progetto per la realizzazione delle opere presso il Parco Tre Ponti. Purtroppo durante il mese di ottobre del 2014 l'Amministrazione passava nelle mani del Commissario Prefettizio per la gestione ordinaria del Comune e, quindi, il Commissario congelava l'iter del suddetto finanziamento. A maggio del 2015 si insediava l'Amministrazione Pascazio che, al posto di dar seguito alla presentazione del suddetto progetto in continuità con la precedente Ammistrazione, prendeva una decisione scandalosa! In data 17 settembre 2015 con una nota a firma congiunta del Responsabile del Settore Tecnico e dello stesso Sindaco Fiorenza Pascazio, con prot. n. 6722 del 17 settembre 2015, si comunicava al progettista che "L'Amministrazione non è intenzionata proseguire l'iter per l'ottenimento del finanziamento regionale per la realizzazione del centro socio educativo" e, con la stessa nota "si invita codesto studio a trasmettere l'importo relativo alle spese vive sostenute per la redazione del progetto definitivo presentato". Incredibile! Un Sindaco decide di rinunciare ad un finanziamento a fondo perduto di ben € 450.000,00 per il quale tanto aveva lavorato la precedente Amministrazione. Pertanto, oltre al danno di aver perso circa mezzo milione di euro a fondo perduto per il territorio di Bitetto, anche la beffa di pagare circa €4.000,00 allo studio tecnico che aveva redatto il progetto definitivo. Credo di aver riportato semplicemente i fatti così come avvenuti durante l'Amministrazione Occhiogrosso e subito dopo con la nuova Amministrazione. Ritengo che al momento i fatti da me ricostruiti parlino da soli e lasciano ben intendere a coloro che leggeranno questa mia lettera la differenza tra chi si è prodigato in atti, delibere e determine tangibili e reali con una precisa visione del da farsi, a differenza di chi da quasi tre anni continua a fare proclami di progetti futuri senza portare alcun risultato concreto in favore della nostra comunità. Ing. Onofrio DAMONE


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