di Salvatore Schirone

Il Comune cerca un immobile in affitto: ma non dovevamo recuperare e ricostruire?
BARI - Ci risiamo. Si predica bene ma si razzola male. Dopo tanto parlare di censimento degli immobili dismessi da riqualificare e recuperare, lo scorso 4 settembre sul sito del Comune di Bari appare il seguente avviso pubblico: "Cercasi immobile da utilizzare per archivio uffici giudiziari".Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Si cerca un immobile di circa 13.000 mq da condurre in locazione per adibirlo a deposito archivi degli uffici giudiziari. Ogni anno le casse comunali registrano un passivo per locazioni di oltre 5 milioni di euro. Di questi, 3 milioni, riguardano proprio i canoni versati per la locazione degli uffici giudiziari civili, penali e minorili. Sebbene questa somma venga rimborsata dal Ministero competente, resta una cifra importante che comunque pesa sulla spesa pubblica complessiva, in barba alla tanto decantata spending review.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Il bando è stato pubblicato lo scorso 31 luglio, all'indomani dell'insediamento della nuova giunta Decaro, il quale nel suo programma elettorale dichiarava al punto 3.15 nel paragrafo intitolato Operazione degrado zero (pagina 28): "Il nuovo Piano Urbanistico Generale limiterà il consumo di suolo dando priorità al riuso delle caserme e degli altri edifici pubblici dismessi. Sarà implementato un nuovo processo di censimento degli immobili degradati e fatiscenti per promuoverne la riqualificazione e il recupero ambientale anche ai fini igienico-sanitari".Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


E quindi al posto di (come annunciato) recuperare gli immobili abbandonati sfruttando ciò che già esiste (esempio nella foto, l'ex Casa del Profugo), si preferisce affittare edifici privati, andando così a sprecare soldi pubblici, perdendo ancora una volta l’occasione per cominciare a riqualificare aree dismesse.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Proprio in questi giorni il teatro Margherita (e quindi il Comune) ospiterà "Conversion +", il festival sul riuso del paesaggio urbano in abbandono. Ma a cosa servono convegni e incontri se poi la politica opera in modo diametralmente opposto?
 
Qui l'avviso pubblico.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Qui il programma del sindaco di Bari, Antonio Decaro.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 


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  • Nicola - L'immobile ex casa del profugo, diventerà a breve sede degli uffici della soprintendenza ai Monumenti, tale intervento permetterà la liberazione del castello dagli uffici e la sua completa destinazione, previo restauro, ad attività culturali e museo. Bari si arricchirà di una nuova struttura che insieme al museo di santa Scolastica offrirà alla città ed ai turisti una migliore e moderna offerta museale e culturale. Il ministero dei Beni Culturali ha stanziato e già appaltato i lavori per un importo complessivo di circa 8 milioni di euro. I lavori dovrebbero partire a breve. Gli unici immobili di proprietà del Comune sono il Palazzo di San Michele e l'ex convento di San Gaetano, ma sono stati destinati ad accogliere la fondazione Nicolò Piccinni. Anche questi lavoro sono finanziati ed appaltati ed a breve partiranno i lavori.
  • BARINEDITA - La casa del profugo era solo uno dei tanti esempi di immobili abbandonati. Ce ne sono ben 189 a Bari. Per una panoramica , legga pure questa articolo: http://www.barinedita.it/inchieste/n1414-industrie-ospedali-caserme--la-mappa-dei-189-edifici-abbandonati-a-bari. Saluti


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