di Salvatore Schirone

Japigia, discarica di televisori sotto il ponte. Ma mica è facile smaltirli
BARI - "Se non sai dove buttare un rifiuto, ti aiutiamo noi. Basta inserire il nome dell'oggetto e ti indicheremo il contenitore giusto". E’ quanto leggiamo nella sezione "scopri dove buttare il rifiuto", del sito dell'Amiu di Bari. Ma se proviamo a inserire "televisore", non abbiamo risposta. Sarà per questo che alcuni cittadini del quartiere Japigia da anni continuano a smaltire i loro vecchi apparecchi nella discarica abusiva di via Caldarola.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 
Avevamo denunciato il problema oltre sei mesi fa con una fotogallery in cui si mostrava il sottopasso del ponte di via Caldarola che immette sulla tangenziale invaso da rifiuti di ogni genere e in particolare da televisori nascosti oltre la recinzione (vedi foto galleria e video). Un successivo intervento dell'Amiu aveva prontamente restituito la carreggiata alle auto e ci aveva fatto ben sperare. Ma i televisori oltre la recinzione non sono stati mai eliminati. Nelle settimane successive anche la strada è stata ripopolata dai rifiuti ad opera di cittadini ormai abituati a considerare quella via nascosta e poco trafficata una discarica pubblica. 
 
Un cimitero di televisori quindi quello che appare, oltre la rete divelta, a chi ha il coraggio di fermarsi e scendere dall'auto. Una discarica specializzata in tubi catodici ormai resi obsoleti dall'arrivo del digitale e dagli schermi ultrasottili al plasma, che però non disdegna di accogliere anche gomme di autotreni, sedie da ufficio e persino un divano. Due televisori sul bordo della strada da mesi, debitamente ignorati dagli operatori ecologici, attendono di essere aggiunti alla collezione.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 
Ma come si dovrebbe comportare il cittadino corretto? Anche se il sito dell'Amiu non lo spiega esplicitamente, i televisori entrano nella categoria "apparecchiature elettroniche, stampanti computer etc". Inserendo questo oggetto nel riquadro, ci viene restituito il corretto procedimento di smaltimento: "rivenditore o ecocentro". Cioè il vecchio televisore deve essere ritirato dal rivenditore, se ne stiamo acquistando uno nuovo, oppure portato in uno dei cinque centri Amiu predisposti per la raccolta. Quello più vicino (si fa per dire) a Japigia, è in via Oberdan 13.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

 
Ma invece cosa succede solitamente? Mario deve eliminare i pochi mobili della zia deceduta e chiama il numero verde Amiu, 800 011 558, per il ritiro dei rifiuti ingombranti. Riceve un numero identificativo e gli viene indicato il giorno, l'ora e il  luogo più vicino dove lasciare tutto. Ma scopre che il vecchio grosso televisore, malgrado le apparenze, non rientra tra i rifiuti ingombranti, quindi non può lasciarlo accanto all'armadietto. Mario è un cittadino rispettoso della legge e scopre che il decreto 65/2010 approvato dal Ministro dell'Ambiente considera i Raee, i Rifiuti derivanti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, spazzatura che non deve essere lasciata per strada per due motivi, per evitare la dispersione di sostanze inquinanti e pericolose nell'ambiente e per massimizzare il recupero dei materiali preziosi.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 
Per questo decide di aspettare il suo giorno libero dal lavoro per portare il televisore della zia in via Oberdan in orario di apertura, cioè dalle 8 alle 11.30. 
 
Ma qualcun altro potrebbe non avere il senso civico di Mario, né il tempo, né la sua pazienza. L'alternativa allora sarà lasciarlo sotto il ponte, come fanno tutti. Ovviamente noi tifiamo per Mario e quelli come lui, che ci auguriamo non siano pochi.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Il video della discarica:



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