di Salvatore Schirone

Bari, lanciano preservativi pieni d'acqua: colpita un'auto in corsa
BARI - Pensavamo che i contraccettivi servissero a limitare le nascite non il traffico urbano. E invece domenica sera un profilattico ha fermato un'auto in corsa. 

L'incredibile fatto è avvenuto alle 19.45 circa. Due giovani a bordo di una Fiat 500 nera stanno percorrendo Corso Benedetto Croce, nella tranquilla serata domenicale del quartiere Carrassi di Bari. I negozi chiusi, poca gente per strada. Quando, all'improvviso, un grande tonfo: qualcosa si abbatte sul parabrezza della loro auto. Il vetro va in frantumi anche se regge il colpo proteggendo l’abitacolo. Il ragazzo alla guida frena e, con il cuore in gola, accosta l'auto nella stradina chiusa del corso all'altezza del numero civico 129.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Appena ripresi dallo shock i giovani si affrettano a cercare sulla strada il micidiale proiettile che li ha colpiti, ma niente. Si cerca un vaso caduto da un balcone, un sasso, qualche oggetto pesante. Ma la strada è pulita. Anche all'arrivo dei vigili si continua a ricercare disperatamente "l'arma del delitto": il vetro non può certo essere esploso da sé.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Fino a quando qualcuno nota sulla strada una insolita chiazza di acqua (non ha piovuto) e un profilattico. Tutto è chiaro. Si è trattato di una bomba d’acqua, confezionata con un preservativo riempito di liquido e “sparato” da qualche balcone. "Esplosivo e bossolo" sono lì, sull'asfalto. (Vedi foto galleria)


Non ci sono testimoni che possano indicare con certezza da dove sia partito il colpo. I vigili provano a chiedere agli inquilini del civico 129/A, l'unico palazzo che si affaccia sul quel tratto di strada: di fronte infatti c'è il vecchio istituto scolastico "Carlo Del Prete", evidentemente disabitato di domenica. Nessuno però sembra aver visto qualcosa.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Peccato, perché sarebbe stato utile guardare in faccia il “giocherellone” per fargli capire che il suo scherzo avrebbe potuto trasformarsi in tragedia. Ai giovani invece non è restato altro che sporgere denuncia per “uso improprio di preservativo".Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

(Vedi galleria fotografica)


© RIPRODUZIONE RISERVATA Barinedita



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  • Paolo - Devono sapere gli idioti del gesto che adesso il proprietario dell'auto avrà comunque un danno di almeno 150 euro per il parabrezza.
  • Michele - al massimo si dice "è piovuto"... almeno da chi scrive per un giornale ci si aspetta il rispetto della lingua italiana
  • BARINEDITA - Caro Michele, chi LEGGE un giornale dovrebbe conoscere la lingua italiana. Ma non si preoccupi, l'aiutiamo noi. Citiamo il dizionario Treccani (visto che non si fida di noi): Venendo alla domanda, si dirà che i verbi che si riferiscono a fenomeni meteorologici (piovere, nevicare, grandinare e simili) utilizzano indifferentemente essere o avere in «qualunque livello di lingua e senza apprezzabili sfumature semantiche». Saluti


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