di Marianna Colasanto - foto Antonio Caradonna

Sport alternativi, alla scoperta dei pesisti campioni d'Italia: i giovani di Capurso
CAPURSO - «Alzo bilancieri più grossi del mio corpo», «oltre ad allenarmi seguo una dieta ferrea, non tocco un gelato da giugno». Vincenzo e Martina sono appena adolescenti ma hanno nelle braccia una forza impressionante: loro sono infatti due piccoli pesisti baresi, per la precisione fanno parte della asd Pesistica Capurso, una delle cinque società della zona che promuovono tra i giovani uno sport "alternativo" qual è il sollevamento pesi.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Per quanto riguarda i risultati ottenuti con minorenni i team più affermati del barese sono l’Angiulli, la Crossfit 080 (entrambe del capoluogo), la Keep Feet di Altamura e l'Hard Work di Valenzano, ma quella di Capurso in particolare dal 2014 sta portando avanti un progetto interessante: far crescere un gruppo di soli ragazzini "pescati" in una scuola del posto, cosa che a distanza di tempo sta cominciando a fruttare interessanti trofei a livello nazionale.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Nel 2017 infatti sono stati portati a casa due importanti campionati italiani a livello di squadra: quelli under 17 e under 15 maschili, basati sulla somma dei punti ottenuti dai tesserati di ciascuna associazione durante l'anno precedente. A ciò vanno aggiunte le due medaglie di argento e di bronzo (uno nello strappo e l’altra nello slancio) conquistate individualmente dalla 16enne Rita Busco nella categoria 69 chili under 17, in occasione delle finali nazionali andate in scena a Camaiore il 4 e il 5 marzo scorsi.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Abbiamo dunque visitato il "covo" di questa società emergente: "L'officina del fisico", palestra non lontana dal piccolo centro storico. (Vedi video)

«Tutto è cominciato nel 2012 - racconta l'allenatore 33enne Marco Cutillo - quando feci alcune lezioni di prova nella scuola media del paese intitolata a Rita Levi Montalcini. I ragazzi che parteciparono e specialmente le loro famiglie si dimostrarono entusiasti di questa disciplina: due anni dopo mi convinsi così a fondare una società per insegnare loro tutti i “trucchi” del mestiere».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Da allora qui dentro ci si allena con grande perseveranza sei giorni alla settimana. «Il segreto delle nostre vittorie? Semplice: abbiamo creato un gruppo unito - spiega il maestro -. I miei 40 allievi si sostengono e si incoraggiano a vicenda nei momenti di difficoltà: nessuno di loro ha paura di mettersi in gioco».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Mentre discutiamo è costante in sottofondo il rumore sordo dei bilancieri che vengono poggiati per terra. Tra le luci al neon, il pavimento scuro e gli attrezzi neri, lo scenario davanti a noi è un misto tra la palestra di Rocky Balboa e quella del film "Fight club": solo che invece del ring e di brutti ceffi incontriamo dei giovani volenterosi dalle facce pulite. L’ambiente è suddiviso in due aree, una dedicata alla pesistica vera e propria e l'altra alla preparazione fisica con la presenza di anelli, vogatori e aste. (Vedi foto galleria)

Osserviamo un ragazzo che si sta riscaldando effettuando dei piegamenti alla sbarra e poi ci soffermiamo su Martina, 15enne che indossa pantaloni aderenti neri e una maglia azzurra che testimonia la sua partecipazione al campionato italiano esordienti. È lei a mostrarci i due esercizi tipici della pesistica, cioè lo strappo e lo slancio. In entrambi i casi il bilanciere viene portato sopra la testa, ma mentre nel primo si effettua un movimento unico, nel secondo il peso va sollevato prima fino all'altezza delle spalle (la "girata") per poi essere posizionato al di sopra del capo (la "spinta").Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


«Mi sono qualificata agli ultimi due campionati regionali - fa notare la giovane - ma senza riuscire a salire sul podio. Per questo sto seguendo un rigido programma alimentare preparato dal mio allenatore: i dolci sono ormai un ricordo, tuttavia sono disposta a qualsiasi cosa pur di vincere la prossima edizione della competizione».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Lasciamo la fanciulla ai suoi esercizi e proseguiamo la nostra "esplorazione". Tra gli apprendisti pesisti notiamo un robusto adolescente con i capelli ricci sistemati a mo' di doppio taglio e un biondino più esile con una maglietta bianca. In un angolo adocchiamo anche la neofita Alessia, di soli 13 anni, che sotto l'occhio vigile del "mister" issa accosciata un attrezzo più leggero. Ai lati invece c'è chi rifiata un attimo e chi si "infarina" le mani con della pece per avere una maggiore aderenza.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Esaminiamo poi gli sforzi della “numero 1” Rita Busco, che sembra sprigionare una potenza fuori dal comune. «Ho vinto il titolo under 17 riuscendo ad alzare due chili in più rispetto alle mie avversarie - evidenzia la promettente sollevatrice -. Una grande soddisfazione, specie pensando al duro "addestramento" a cui mi sottopongo da anni».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Scambiamo quindi due chiacchiere col 15enne Vincenzo. «Qui tutti mi chiamano "il secco" per via della mia magrezza - scherza l'atleta -. Ma ai fini del risultato il gesto tecnico conta più dei muscoli: grazie alla qualità dei movimenti riesco ad alzare bilancieri che pesano più di me e ho potuto disputare le finali nazionali riservate a quelli della mia età. Poco importa che si tratti di un'attività fisica insolita, del resto alla maggior parte di noi discipline più popolari come il calcio non sono mai piaciute».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

A poca distanza con maglietta nera e pantaloncini rossi è presente anche Antonio, il "veterano" della compagnia: nel suo palmares vanta un campionato italiano vinto nel 2014. «Da quando è nata la società vengo qui ad allenarmi quasi ogni giorno - ci dice il 17enne -. L'anno prossimo diventerò maggiorenne ed entrerò nella categoria juniores: sarà dura ma il mio obiettivo è entrare tra i dieci migliori pesisti italiani. In futuro poi spero di gareggiare per l'Esercito e aprire una palestra tutta mia».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Ma alla fine la domanda sorge spontanea: è vero ciò che si dice in giro, cioè che questa disciplina sarebbe da sconsigliare ai più piccoli in quanto bloccherebbe la loro crescita? «Falso - risponde convinto Cutillo - non ostacola in alcun modo lo sviluppo osseo e l'aumento della statura. Un'altezza contenuta dell'atleta può essere solo un vantaggio per sollevare in modo più agile i bilancieri, ma non è una "conseguenza" di questo sport salutare e utile».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

(Vedi galleria fotografica)

Nel video (di Gianni de Bartolo) la nostra visita alla palestra asd Pesistica di Capurso:


 


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