Letto: 15361 volte | Inserita: domenica 24 luglio 2016 | Visitatore: alessandro gentile

Ho 32 anni e negli ultimi 3 anni ho praticato per tre volte a settimana esercizi con i pesi in palestra. Al termine dell'allenamento usavo integratori proteici e di amminoacidi in dosi inferiori a quelle raccomandate dal produttore. Adesso ho subito un intervento di angioplastica per una coronaria ostruita al 30 per cento. Secondo lei posso tornare a fare palestra o potrebbe essere causa di un aggravamento?



L’attività motoria è importante ai fini di una migliore ripresa della funzionalità del suo apparato cardiocircolatorio dopo un evento coronarico ischemico trattato con angioplastica, ma il “bodybuilding” per ora bisogna lasciarlo perdere. Molto meglio invece puntare su un’attività prevalentemente aerobica (corsa, cyclette, tapiroulant, nuoto, passeggiata veloce), associata a esercizi calistenici e di allungamento muscolare, della durata di 30 minuti giornalieri o 60, tre volte alla settimana.

E’ importante comunque che l’elettrocardiogramma dopo sforzo non mostri segni d’ischemia o aritmie e che la frazione di eiezione EF, l’indice della contrattilità del suo cuore, non sia inferiore al 55%. Gli istruttori che la seguono in palestra dovranno sapere mantenere la frequenza cardiaca, anche al massimo dello sforzo, con un valore non superiore all’80% della massima teorica. I carichi lavorativi dovranno essere progressivi per intensità e durata, ponendo molta attenzione ai tempi di recupero. Per i pesi bisogna utilizzare solo quelli leggeri  (3, al massimo 5 Kg).

Non voglio certo spaventarla, ma pur essendo molto ridotta la mortalità del post infarto (dopo il ritorno a casa) nel primo anno è ancora alta: circa il 20%. Pertanto segua un corretto stile di vita, attività fisica controllata, non fumi e segua la terapia antiaggregante. Curi farmacologicamente gli eventuali fattori di rischio coronarico come ipercolesterolemia, ipertensione arteriosa e diabete. E non faccia uso di amminoacidi o integratori aggiuntivi: piccole rinunce oggi possono regalarle un miglior cuore domani.

Risponde

RICCARDO GUGLIELMI – Medico cardiologo sportivo Specialista in malattie dell’apparato cardiovascolare e cardioangiochirurgia, è stato Direttore della Cardiologia Ospedaliera “Luigi Colonna” del Policlinico di Bari e docente di cardiologia presso la Scuola di specializzazione in medicina dello Sport dell’Università di Bari.

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Commento
  • Filippo
    Come mai è stato eseguita una angioplaativa ad una vena istruita solo al 30%? E come ha fatto A sapere della ostruzione? Grazoe

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