di Dominga D'Alano

Maurizio Evangelista, poeta: «Parlo dell'uomo, della sua fortuna e maledizione»
BARI - Maurizio Evangelista è un poeta, ha 31 anni e vive a Bisceglie. Nel 2010 ha pubblicato la sua prima silloge, “Suonatore di corno” e ha curato la rassegna  “Parola di Poeta”, un ciclo d’incontri con autori pugliesi. Nel 2011 ha ricevuto un riconoscimento per la diffusione della cultura nella sua città. Per Daniele Giancane, che ha scritto la prefazione del testo, la poesia di Evangelista  ha «una musicalità tenue e remota, come proveniente da un altrove impalpabile e appena percepito».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Da piccolo avresti mai pensato di fare il poeta?

Il primo ricordo risale alle scuole elementari quando l’insegnante ci leggeva le poesie di Pascoli e le filastrocche di Rodari. Le poesie sono come vitamine per la lingua quando si ha quell’età. Ho iniziato così, giocando con le parole, cercando d’imitare e riprodurre quello che ascoltavo.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Fare il poeta o essere un poeta: è un mestiere o un modo di essere?

La poesia è un modo di essere e non un mestiere. Chi dice di “fare il poeta” è lontano dalla strada della poesia. Poeti non si nasce, ma la poesia è il primo vagito dell’uomo. Nel tempo cresciamo e cambiamo il linguaggio, quindi anche la poesia ha bisogno di tecnica e sforzo linguistico. Bisogna essere buoni conoscitori del genere e avere validi maestri per un’educazione al confronto e alla critica.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Esiste un'epoca "giusta" per il poeta?

E’ nel linguaggio stesso la possibilità e l’impossibilità della poesia. Fino a quando ci sarà la parola ogni epoca avrà la sua poesia. Nella nostra società il poeta resta l’albatros deriso di Baudelaire e deve far appello alla sua sensibilità per riscattarsi dalla mediocrità di una vita senza arte. Però, oggi, le opportunità, sono molteplici: nascono reading, si porta la poesia a teatro e nei festival, si cerca un pubblico attento e partecipe.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Ti senti parte di una tradizione poetica italiana o internazionale?

Leggo tanta poesia, ogni poeta è per me un maestro di vita. Penso a Fernando Pessoa, Walter Whitman, Gregory Corso e ai  i contemporanei John Ashbery e Billy Collins. Non appartengo a una tradizione poetica italiana, ma leggo autori come  Maurizio Cucchi, Marco Giovenale,  l’intramontabile Montale e Daniele Giancane, colui a cui, poeticamente parlando, devo davvero tutto.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

C'è un filo conduttore nella tua opera?

L’uomo. In tutta la sua fortuna, in tutta la sua maledizione.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Chi sono i "mediocri uomini cui l’attesa non sembra finire"?

Siamo noi, quando rinunciamo a vivere da protagonisti la nostra esistenza e ci accontentiamo di osservarla negli altri. Il grande rischio dei nostri tempi.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Il genere letterario, in origine era destinato a pochi, mentre oggi, con le possibilità offerte da Internet, social network e applicazioni, la poesia può raggiungere tutti. Come si conciliano i due aspetti?

La poesia ha una forza comunicativa straordinaria. La tv e i social network possono farla arrivare dappertutto, ma sono sempre solo alcuni che la accolgono davvero. Anche se la si trova nelle canzoni, nei post degli amici su facebook, nei testi pubblicati dai piccoli editori, credo sia giusto chiedersi cosa sia davvero poesia e cosa no.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 
Sei molto impegnato a diffondere  la cultura nel nostro territorio, come reagisce il pubblico?
 
Molto bene, perchè anche se la poesia non attrae molte persone, chi partecipa ai nostri eventi è interessato e attento. Nella mia città, Bisceglie, la pro loco ha organizzato “Notte di poesia al dolmen”: l’iniziativa è stato un esperimento interessante, ha sposato l’amore per il territorio con l’arte poetica. L’evento ha contribuito a far rinascere un vero turismo culturale. Di questa esperienza sono orgoglioso.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 
Progetti futuri?

A dicembre riprenderò, con l’associazione “Teatro Mimesis” di Trani, la rassegna di poesia “Parola di Poeta”. Io e il  presidente dell’associazione, Marco Pilone, stiamo lavorando a una seconda edizione di qualità, con un calendario fitto di appuntamenti fino ad aprile. In questo nuovo viaggio nella poesia mi accompagnerà l’attrice Pia Ferrante.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Ci lasci con dei tuoi versi, magari inediti?

Certo.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

"Adesso che le tue orecchie fanno finta di non conoscermi io posso
improvvisamente assumere il ruolo di spettatore. Posso guardare i tuoi occhi rotondi, sentire il profumo del tuo mondo. e aspettare la mia tazza di parole servite con il tè pomeridiano".Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Il profilo pubblico di Maurizio Evangelista:

https://www.facebook.com/pages/Maurizio-Evangelista-autore/287310658044698


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