di Eva Signorile

Legge taglia ulivi, la protesta arriva dal Papa e in Parlamento: la cronaca
ROMA – Lo avevano promesso già nelle prime manifestazioni di protesta: «Non ci fermeremo qui». E così, mercoledì scorso il “Movimento di tutela degli ulivi e dei paesaggi di Puglia” ha partecipato all’audizione generale del Papa in piazza San Pietro a Roma, per consegnare al Santo Padre il dipinto di un ulivo e una lettera e per informarlo sulla legge “taglia ulivi”, che introduce deroghe al divieto dell’espianto degli alberi monumentali in Puglia.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Lo stesso giorno due delegazioni del Movimento hanno anche incontrato il presidente della Commissione Bilancio della Camera, Francesco Boccia e il senatore Rocco Palese, oltre  ai rappresentanti pugliesi del Movimento 5 Stelle, che hanno presentato un’interrogazione parlamentare in merito alla legge.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Barinedita era con loro e questo è il nostro racconto.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Il pullman per Roma parte da Bari nella notte, carico di cittadini di Lecce, Taranto, Ostuni,  Cisternino e Monopoli. Al mattino, si scende all’Anagnina, per essere fagocitati dalla metropolitana. Gli occhi sono pesti per la notte in autobus, qualcuno ha con sé striscioni, un quadro, qualche bottiglia di olio e tanti, tanti rami di ulivo.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Sono in molti i turisti che osservano incuriositi questi rami. Qualche straniero si fa coraggio e a gesti ne chiede qualcuno. Qualcun altro domanda dove siano stati presi. «Dalla nostra terra, la Puglia», affermano orgogliosi gli improvvisati promoters. La preoccupazione più grande è per il cielo grigio che ci sovrasta. E infatti l’acquazzone non si fa attendere, ma il gruppo è felice di aver sentito pronunciare il nome del movimento nei saluti iniziali del Santo Padre.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 
Quando il Papa passa a salutare la folla, incurante della pioggia, qualcuno agita gli ulivi, mentre l’artista tarantina Florenza Mongelli riesce a consegnare il quadro che ha dipinto a un delegato incaricato di raccogliere i doni per il Santo Padre. Assieme all’opera, c’è la lettera nella quale il movimento chiede al Papa di venire in Puglia ad ammirare gli ulivi plurisecolari e con la quale vengono denunciati i rischi cui il territorio pugliese va incontro a causa della legge “taglia ulivi”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Nel pomeriggio, una delegazione incontra Boccia e Palese, mentre il previsto incontro con il presidente del Consiglio, Enrico Letta, salta a causa dei suoi impegni legati all’emergenza Ilva. «L’ulivo è un valore per tutti», dichiara Boccia, che si mostra perplesso quando i delegati evidenziano come una nota dell’Arpa Puglia aveva espresso parere contrario all’espianto degli ulivi monumentali, che comporterebbe l’aumento della desertificazione e del rischio idrogeologico nel territorio.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

L’agricoltore Corrado Rodio, venuto in rappresentanza dei tanti contadini che chiedono una maggiore attenzione nei confronti delle politiche agricole della Regione, dona una bottiglia di olio di ulivi plurisecolari prodotto da lui, a testimonianza delle opportunità che ancora possono offrire alberi cha hanno anche più di mille anni di storia.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Una seconda delegazione intanto incontra senatori e deputati del Movimento 5Stelle. Il 28 maggio, infatti, il deputato polignanese Giuseppe L’Abbate ha presentato un’interrogazione parlamentare scritta inerente alla questione.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Insomma, come i “cafoni” di Fontamara, i pugliesi chiedono ai politici di non portargli via il loro bene più prezioso. Ma se per i personaggi del romanzo di Ignazio Silone la ricchezza era l’acqua, per i cittadini pugliesi il patrimonio più importante è l’ulivo, assieme, naturalmente, all’olio che se ne produce.


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