di Maria Matteacci

Comune, presentato il Bilancio di previsione 2013: in arrivo tagli e sacrifici
BARI - Si è svolta stamattina al Comune la conferenza cittadina sul Bilancio di previsione 2013, alla presenza dell'assessore all'Economia Gianni Giannini e al direttore della Ripartizione Bilancio Francesco Catanese.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Quella che l'assessore Giannini ha posto sotto gli occhi di tutti è una relazione al Bilancio di previsione annuale 2013 che «fotografa lo status quo soggetto a modifiche a seguito dei futuri provvedimenti del governo e mira ad aprire un confronto con le parti sociali e le rappresentanze della collettività cittadina, al fine di individuare soluzioni condivise che rendano gli inevitabili sacrifici il meno pesanti possibile per tutti e in particolare per i ceti meno abbienti».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Di fatto nel quadro complessivo delle spese fisse, il corrispettivo all'AMIU (38,66%), all'AMTAB (18,10%) e a Bari Multiservizi (5,16%) rappresenta con un totale di 61,92% la maggioranza della spesa totale di 160 milioni di euro. «Contro - afferma Giannini - un'entrata dell'IMU dell'1,6%».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Nella proposta di Bilancio di Previsione 2013 che sarà posta all'attenzione del Consiglio Comunale, il totale delle spese correnti è determinato in circa 350 milioni di euro.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Le direttrici su cui si basa la manovra per il triennio 2013/2015 sono tre: la conferma della riduzione dei trasferimenti erariali, quella del contenimento di alcune voci di spesa e l'inasprimento degli obiettivi nel rispetto del Patto di Stabilità (che in sostanza impone rigore nei limiti di spesa).Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Sul primo punto, la legge 135 del 7 agosto 2012 ha stabilito per il bienni 2013-2014 tagli di 2 miliardi e dal 2015 in poi di 2,1 miliardi. Tuttavia il decreto legge 174/2012 ha disposto che per l'anno 2012, ai comuni assoggettati alle regole sul patto di stabilità interno, non si applica la riduzione di 500 milioni e che gli importi da imputare a ciascun comune (circa 4 milioni di euro per il comune di Bari) sono utilizzati solo per l'estinzione anticipata del debito. Le risorse non utilizzate nel 2012 per questa finalità saranno recuperate nel 2013 attraverso una riduzione del Fondo sperimentale di riequilibrio.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Tuttavia i risparmi derivanti da questi tagli "imposti" sono insufficienti rispetto ai tagli subiti dei trasferimenti erariali e ai vincoli imposti dal Patto di Stabilità, tant'è che il Bilancio 2013 dovrà essere ulteriormente ridimensionato per riportarlo in pareggio. Inoltre nel 2012-2014 il Comune ha dovuto e deve affrontare il pagamento di due debiti fuori bilancio rivenienti dal passato: Impregilo SpA e Consorzio Stadium, per un totale di 42 milioni di euro.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Infine, il Patto di Stabilità. Il contributo dei comuni alla manovra risulta quantificato in 2 miliardi per il 2013. Per il Comune di bari il contributo di cui trattasi (in termini di saldo obiettivo programmatico) dovrebbe aggirarsi intorno ai 24 milioni, determinato applicando le sole percentuali previste dalla legge di stabilità 2012. In sostanza il Comune potrà spendere 24 milioni in meno l'anno prossimo rispetto al 2012. Questo ricadrà sugli investimenti pubblici.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Appare evidente che gli effetti delle misure descritte si concretizzeranno soprattutto in una contrazione della spesa, sia corrente che di investimento. Certo, una parte di questa contrazione sarà neutralizzata dagli interventi imposti in materia di pubblico impiego che dispongono la proroga del blocco della contrattazione e delle assunzioni e dalle entrate derivanti dalla lotta all'evasione previste nel 2013 per circa 5,7 milioni di euro. Si tratta comunque di una somma che non è in grado da sola di neutralizzare il totale della manovra richiesta.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

D'altronde, anche ricorrendo alla leva fiscale che, tra l'altro prevede l'introduzione dal 1 gennaio 2013 del nuovo tributo sui rifiuti e servizi (Tares) con una copertura integrale del costo del servizio, il Comune di bari dovrà ulteriormente contrarre la propria spesa, sia con riferimento ai consumi che alle forniture di servizi e soprattutto agli investimenti.


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