di Mariangela Dicillo

Le pattinatrici di piazza Umberto: «Molestate e inseguite. E' troppo»
BARI - Inaugurata domenica 14 dicembre, la pista di pattinaggio sul ghiaccio in piazza Umberto I (vedi foto galleria) doveva essere, oltre che un luogo di svago, un modo per riportare i baresi in un punto della città ormai poco frequentato e in alcune fasce orarie, quelle notturne soprattutto, addirittura evitato. Ormai il giardino che si trova all’ingresso di via Sparano e che adorna l'entrata principale dell'Ateneo, è infatti sempre più popolato da persone “poco raccomandabili”. E sembra proprio che la loro presenza stia rovinando un’iniziativa che appariva utile e simpatica.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Mentre pattinavamo io e la mia amica ci siamo accorte degli sguardi indiscreti di due uomini e dei commenti molto spinti che facevano sul nostro corpo. A quel punto, abbiamo preferito andarcene perché ci sentivamo in soggezione. Non ci torneremo mai più». L’esplicito racconto è della 17enne Alessandra e illustra bene cosa avverrebbe in piazza Umberto in questi giorni. Di fatto c’è chi, attratto da ragazzine con vestiti attillati, pensa bene di fare apprezzamenti pesanti su di loro, non tenendo conto della giovane età delle pattinatrici. D’accordo, potrebbe dire qualcuno, in fondo si tratta solo di parole, basta non ascoltarle, ma secondo la 20enne Fabrizia il problema sarebbe più serio.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Le persone che frequentano abitualmente piazza Umberto si piazzano vicino alla ringhiera che costeggia la pista per scegliere le loro “prede”  - afferma la giovane -. Appena le ragazze terminano il turno alcuni di loro cominciano a seguirle. Alcune mie amiche se la sono vista veramente brutta. Sono state rincorse fino ai binari della stazione centrale e una di loro ha anche dovuto sopportare che le fossero tirati i capelli da mani sudate e sporche mentre veniva inseguita. Fortunatamente alla fine sono riuscite a salire al volo sul treno. Io dopo aver sentito questi racconti ho deciso di rinunciare a pattinare».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

I fatti ci vengono confermati anche da un membro dello staff che gestisce l'organizzazione della pista. «E’ vero – afferma - quando cala il buio e c'è più affluenza di persone ho notato più volte che ci sono tipi che si mettono a sfottere le ragazzine». Ma un suo collega butta acqua sul fuoco: «Basta far finta di niente, alla fine non fanno nulla di male». «E poi secondo me - sostiene un’altra addetta alla pista - sono anche le giovani a provocarli. Non si può venire a pattinare con i pantacollant trasparenti e la scollatura o peggio ancora con un vestito corto, perché appena ci si piega è inevitabile che si veda tutto».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Ma la 19enne Checca non ci sta: «Una donna può vestirsi come vuole. Io posso anche andare in costume da bagno a pattinare, ma se mi fanno qualcosa non è colpa mia. E poi esiste l’apprezzamento simpatico e carino, non quello che esclamano questi porci». E sembra che non siano solo le più giovani a essere diventate bersaglio di questi “porci”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Puntano qualsiasi donna, è appena capitato anche a me di essere molestata – sostiene la 45enne Loredana -. Ero con mio marito, che ho dovuto trattenere per evitare la rissa che sono certa si sarebbe scatenata. Chissà però, almeno la smettevano». E Pino, padre di una bambina di 12 anni, è d’accordo con lei: «Ho preferito andarmene, altrimenti avrei dovuto chiamare la polizia. Non posso sopportare di stare a guardare mia figlia mentre ingenuamente si diverte e, contemporaneamente, sentire delle parole sconce nel momento in cui si piega per mantenere l'equilibrio».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

La pista rimarrà in piazza Umberto fino al 6 gennaio, anche se c’è chi si chiede dell’opportunità di questa scelta. «L'iniziativa della pista di pattinaggio è anche carina – sottolinea la 26enne Katia – ma fra tra tante zone tranquille, grandi e belle che ci sono in città, la dovevano allestire proprio qui? Sappiamo tutti da che tipo di persone è frequentata la piazza ormai. I baresi non si riconoscono più in questo posto».


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  • marco - Complimenti. Questa città non può avere nulla di bello. Alla fine rimarrà deserta, e questi individui che la distruggono dovranno mangiarsi a vicenda. Complimenti anche al sindaco o chi per lui, che non aumenta la presenza delle forze dell'ordine. E complimenti alle forze dell'ordine, che quando ci sono stanno a guardare.
  • flavia - Complimenti soprattutto all'ignoranza di chi viene molestato o assiste a certe cose e non chiama le forze dell'ordine o interviene, come in ogni paese civile.
  • francesco - Questo post non parla degli stranieri che filmano, senza preoccuparsi di essere visti, bambine di 10-12 anni ...
  • Michele - all'inizio credevo che l'articolo fosse stato scritto da un bambino di 10 anni... poi ho realizzato che è solo una scrittrice bionda #AmoGliStereotipi
  • marco - Michele per caso sei uno degli individui descritti nell'articolo?


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