di Mimmo De Trizio

Benvenuti a Sant'Anna, il nuovo quartiere ''fantasma''
BARI - Sono trascorsi quasi sei anni dalla stipula della convenzione tra il Comune di Bari e i residenti del 1° Comparto del Consorzio Edilizio Sant’Anna, ma il nuovo quartiere sorto a Japigia, tra la tangenziale sud e il lungomare di Bari, fatica ancora a svilupparsi.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Abito a Sant’Anna da settembre 2012 – dice Gioacchino - e i disagi che presenta il nuovo rione sono tanti: la strada principale di accesso è ancora sterrata (vedi foto galleria), manca un collegamento con le principali vie di comunicazione e la zona non è servita da bus di linea. In più l’illuminazione pubblica del quartiere è inadeguata e mancano i cassonetti per la raccolta dei rifiuti».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Anche noi abitiamo a  Sant’Anna da settembre – sottolineano Stefano e Francesco -. La strada principale di accesso al quartiere è sempre più impraticabile. Quando c'è vento il terreno invade l'intero palazzo e non si possono nemmeno stendere i panni o tenere le finestre aperte. Per non parlare degli acquitrini fangosi che si formano appena cade un po’ di pioggia. Le aree verdi comuni sono abbandonate e sono diventate discariche a cielo aperto». 

Il  Consorzio Edilizio Sant’Anna, è composto da tre comparti autonomi. I proprietari dei suoli del 1° Comparto, il 16 marzo 2007 hanno firmato un contratto di convenzione con il Comune di Bari, che all’art.3 sancisce l’obbligo per i lottizzanti di realizzare entro 36 mesi dalla stipula le opere di urbanizzazione primarie in conformità al progetto esecutivo redatto a norma della L. 109/94. Tra queste rientra anche la finitura della strada principale di accesso alla lottizzazione (strada Sant’Anna), un sottopasso ferroviario con sbocco sul lungomare ed un viale commerciale pedonale.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Come desumibile dalle dichiarazioni delle persone intervistate, nonostante siano passati sei anni, queste opere sono rimaste inattuate. La strada di accesso versa in uno stato disastroso quasi degno di una pista da motocross. I lavori per il sottopasso ferroviario hanno avuto inizio, ma durante la fase finale di scavo ci si è ritrovati in corrispondenza di un’attività commerciale esistente sul lungomare:  le “misure” erano state sbagliate e quindi si è dovuto ricominciare da zero. L’elegante viale commerciale costeggia i fabbricati solo nelle piante progettuali e non ci sono tracce delle finiture previste: si intravedono soltanto pietrisco, erbacce e terreno.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Le responsabilità di questa situazione sono rimpallate tra il Consorzio ed il Comune che si accusano vicendevolmente, a discapito degli abitanti del quartiere.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Molte sono le cose da chiarire, ma in attesa che si superi questa fase di incertezza, alcuni costruttori ed altri abitanti della zona hanno costituito un comitato cittadino per promuovere la realizzazione di quanto è rimasto finora lettera morta. Il Comitato si riunirà sabato 16 marzo alle ore 10.30  in una via (senza nome) del nuovo rione “fantasma”.


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