di Annamaria Lacalamita

«Discriminati e disoccupati»: la difficile vita dei 300 sordi baresi
BARI - Difficoltà nell'apprendimento scolastico, problemi nel relazionarsi con gli altri, ostacoli nella ricerca di un lavoro. Sono solo alcuni degli impedimenti che pesano sulla vita delle persone non udenti, circa 300 a Bari e 1500 in tutta la provincia. La loro integrazione nella società richiede l'abbattimento di determinate barriere che faticano a cadere. Si può nascere sordi, oppure diventarlo a causa di infezioni all’orecchio, traumi o malattie. L'incapacità di acquisire i suoni è suddivisa in vari livelli: lieve, medio, grave o profondo e quest'ultimo comporta l'impossibilità di captare anche i rumori più forti.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Ma qual è la situazione dei non udenti baresi? Lo abbiamo chiesto a Nicola Dentamaro, anche lui non udente e presidente del consiglio regionale pugliese dell'Ente nazionale sordi.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

In che modo aiutate i non udenti?

Siamo presenti in tutti i campi della vita dei sordi: l’obiettivo è quello di aiutarli nella vita sociale e nella comunicazione, dalla scuola al lavoro, passando per lo sport e il tempo libero, anche con attività teatrali. Ci occupiamo anche dei ragazzi, grazie alla presenza di un comitato di giovani sordi. Svolgiamo un ruolo di supporto nell’assistenza sanitaria e nelle questioni legate alle pensioni, soprattutto per coloro che non lavorano e sono in cattive condizioni economiche.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

E’ difficile trovare un lavoro?

Sì, trovare un impiego è arduo: a Bari come in tutta la Puglia ci sono pochi sbocchi, i giovani vengono discriminati e sono costretti ad emigrare altrove. La maggior parte delle opportunità occupazionali ci sono a Roma, Milano e nell’Emilia Romagna. Lo scoglio legato alla comunicazione verbale è spesso insormontabile: persino i disabili hanno più possibilità di noi perché possono parlare e sentire senza problemi.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Riguardo all’istruzione invece?

Va meglio. Negli ultimi anni si stanno abbandonando le scuole speciali di una volta, con i ragazzi che stanno frequentando gli istituti pubblici dove vengono affiancati dagli insegnanti di sostegno. I giovani ora possono anche laurearsi grazie a delle convenzioni con l’Università degli Studi di Bari, dove vengono seguiti e aiutati.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Quanto è compresa e diffusa la lingua dei segni?

I non udenti comunicano attraverso l’alfabeto manuale e la lingua dei segni. Il problema è che nella stragrande maggioranza dei luoghi pubblici in Italia nessuno riesce ad interpretare i nostri messaggi. All’estero la situazione è diversa, ad esempio in molti ospedali ci sono degli addetti che riescono a capirci, quindi per i non udenti è più facile rapportarsi con i dipendenti e avere informazioni. Nel 2006 più di 140 stati parteciparono ad una convenzione dell’Onu dove si discussero le misure per diffondere la lingua dei segni nella società, ma l'Italia, dopo averla ratificata, non ha fatto nulla per applicarla.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Siete un ente senza scopo di lucro, come fate a sostenervi?

Ci finanziamo grazie ai tesserati e ai corsi della lingua italiana dei segni, che sono suddivisi in primo, secondo e terzo livello. Per chi desidera perfezionarla ulteriormente c’è anche un corso di specializzazione. La maggior parte dei soldi vengono spesi per l’affitto e per pagare i collaboratori. C’è poco denaro a causa dei tagli della Regione Puglia, anche se vorremmo chiedere al Comune di Bari di poter affittare gratuitamente le sedi dei nostri uffici di via Bozzi, nel rione Madonnella, anche se non sarà facile centrare questo obbiettivo.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Qui il sito dell'Ente nazionale sordi pugliese


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